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Influencer, stretta Agcom: "Dovranno scriverlo in ogni video", cosa cambia
Non è una regolamento ad personam, perché l'AgCom ci lavora da ben prima che scoppiasse il caso del pandoro griffato Chiara Ferragni. Le nuove linee guida sugli influencer "valgono per quelli dal grande seguito, che abbiano almeno un milione di follower", spiega il presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella, in un’intervista a Repubblica. "Il tetto del milione è quello che adottiamo in questa prima fase. Si tratta di una soglia sperimentale. Siamo pronti a cambiarla in qualsiasi momento perché le Linee guida non sono un atto statico, fermo cieco. Saranno aggiornate", ha aggiunto. "Infine mi aspetto che un influencer anche se più piccolo, abbia il buon senso di seguire la strada virtuosa che noi indicheremo con sempre maggiore chiarezza anche aprendo un tavolo tecnico". In pratica, "quando un influencer farà un video di natura commerciale, dovrà collocare la parola 'Pubblicità', in grande e in maiuscolo, sul video stesso. La pubblicità occulta, che da tempo è vietata alla tv, ora sarà proibita anche sul canale YouTube dell’influencer".
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Alla domanda se la misura sia stata presa dopo il caso Ferragni, il presidente dell’Agcom risponde: "Assolutamente no. Non personalizziamo. Studiamo la questione da prima che questo caso di cronaca avesse luogo". E precisa: "Lavoriamo su queste Linee guida da oltre un anno". Al giornalista che gli chiede se possiamo dire che "il Far West" sia finito, infine Lasorella afferma: "In un certo senso sì, perché abbiamo scelto un percorso lineare ed efficace, nel quale crediamo".
Tra le altre cose, le linee guida approvate dall'Agcom prevedono che, in caso di contenuti con inserimento di prodotti, gli influencer siano tenuti a riportare una scritta che evidenzi la natura pubblicitaria del contenuto in modo prontamente e immediatamente riconoscibile. Le Linee guida dispongono, inoltre, l’avvio di un Tavolo tecnico per l’adozione di un codice di condotta che definisca le misure a cui gli influencer si dovranno attenere. Son previste multe fino a 258 mila euro per promozioni non dichiarate, fino a 600 mila se i minori sono danneggiati.