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Giulia Cecchettin, spunta una lettera sulla tomba: "Ero ossessivo"

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La storia di Giulia Cecchettin ha scosso l'opinione pubblica. Le parole pronunciate dal padre Gino anche. A distanza di tempo, l'attenzione per la tragedia che è balzata agli onori di cronaca rimane alta. La speranza dei familiari della giovane veneta è che la vicenda sia da esempio e sia il motivo di un cambiamento. I femminicidi non si fermano, ma c'è un episodio che ha fatto credere che questo cambio di rotta sia possibile. Un giovane ha lasciato una lettera sulla tomba della 22enne, raccolta e condivisa su Facebook dallo zio della studentessa uccisa, Andrea Camerotto.

 

 

La missiva comincia con delle scuse: "Ciao Giulia, mi chiamo Filippo e so da cosa cominciare: dalle scuse, anche se servono a poco. In quel periodo mi scrivevo ancora con la mia ex, per la quale non avevo smesso di provare qualcosa, lei con il passare del tempo ha iniziato a ignorarmi e io, che sentivo parlare di continuo di quanto Turetta fosse ossessivo nei tuoi confronti, mi sono fermato, ho guardato dentro di me e cercato di riflettere sulla mia situazione", si legge. 

 

 

E ancora: "Sono convinto che ciò che ti è accaduto sia cominciato da piccole cose piccole a tal punto che diventa persino difficile rendersene conto. Provo rabbia e pena per tutti quei ragazzi e uomini che continuano a distruggere la vita delle donne. Ma sono poi io così diverso? D’altronde molte volte le piccole cose noi nemmeno le notiamo". Poi Filippo conclude: "Per l’ennesimo nostro fallimento che, come è stato dimostrato nei giorni seguenti alla tua scomparsa, non è stato l’ultimo". 

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