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Vaccini Covid, i verbali sono ancora secretati: l'Ue invoca la privacy

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Vige ancora il segreto sui verbali dell'Unione europea sui vaccini contro il Covid. La campagna viene generalmente annoverata tra i maggiori successi della Commissione di Ursula von der Leyen, ma terminata la pandemia non c'è ancora completa trasparenza, non solo sui contratti di acquisto siglati dalla Commissione Europea con le case farmaceutiche e i messaggi scambiati dalla presidente con il Ceo di Pfizer Albert Bourla nei primi mesi del 2020. A rivelarlo è Adnkronos, che ha ottenuto, mediante una regolare richiesta di accesso agli atti, 27 verbali del comitato direttivo sui vaccini, l’organo che, a partire dal 18 giugno 2020, ha coordinato le trattative per l’acquisto e la distribuzione dei farmaci anti-Covid.

Il comitato direttivo (Steering Board) era la sede in cui il team di negoziatori della Commissione si confrontava e coordinava con gli Stati membri, che erano gli acquirenti effettivi dei vaccini (la Commissione siglava degli accordi preliminari quadro di acquisto anticipato, in gergo Apa, Advanced Purchase Agreement). L’Adnkronos ha fatto richiesta dei verbali del comitato nell’aprile 2023 e li ha ottenuti il 26 maggio 2023: 27 verbali di riunione, dal 18 giugno al 31 dicembre 2020, relativi solamente alle trattative con Pfizer-BionTech, le case che hanno prodotto il vaccino più usato nell’Ue per immunizzare i cittadini. "Peccato che i documenti siano coperti, per la stragrande maggioranza dei loro contenuti, da omissis, utilizzati estensivamente, a tappeto, su pagine intere", spiega l'agenzia. 

 

La Commissione ha fornito due motivazioni per spiegare l’uso estensivo del segreto: anzitutto, ha spiegato il 26 maggio, i documenti includono «i nomi o le iniziali e i dati di contatto di persone», tutti dati personali che non possono essere comunicati a terzi per motivi di privacy. "In realtà si tratta con ogni probabilità di pubblici funzionari, intenti a prendere decisioni di pubblica rilevanza, che implicano l’utilizzo di soldi dei contribuenti: che abbiano diritto ad un così alto grado di tutela della privacy, mentre erano intenti a svolgere funzioni pubbliche, appare quantomeno dubbio", spiega Adnkronos. Ma la ragione principale, esattamente come per i contratti di acquisto, è che i verbali «includono riferimenti a informazioni commerciali sensibili legate allo sviluppo, alla produzione, riempimento e finitura, consegna dei vaccini contro la Covid-19, come pure informazioni scientifiche sui vaccini, i loro prezzi, le tempistiche di sviluppo...» eccetera. "Insomma, la Commissione invoca il segreto commerciale, esattamente come ha fatto per i contratti di acquisto", continua l'agenzia. In sintesi, nei documenti in questione tutte le informazioni rilevanti (prezzi dei vaccini, date di consegna, quantità ordinate, questioni relative alla responsabilità giuridica, eccetera) sono state secretate. Tutti i 27 documenti solo stati oscurati per almeno metà. Uno in particolare è solamente un lungo omissis: non si salva neanche una parola.

L'agenzia ha chiesto anche un parere a riguardo all’infettivologo Matteo Bassetti: «Un gravissimo errore, che ovviamente alimenta complottismo e movimenti no-vax», afferma uno dei protagonisti della guerra al Covid in Italia.

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