scontro in vaticano
Bergoglio incontra il "nemico" Burke: situazione "complessa", cosa trapela
Faccia a faccia con il "nemico". Papa Francesco ha incontrato il cardinale Raymond Leo Burke, canonista americano, punto di riferimento dei prelati ultraconservatori in Vaticano. Un appuntamento preceduto da mesi di indiscrezioni e polemiche per il pugno duro di Jorge Mario Bergoglio sul dissenso interno in curia. Una "guerra" iniziata ai tempi dei due sinodi sulla famiglia e dell'esortazione Amoris Laetitia, che apriva alla comunione per i separati e risposati, ed esplosa definitivamente con i Dubia di un gruppo di cardinali capitanati proprio da Burke, richieste di chiarimento che rappresentano una critica diretta alla politica ecclesiastica del Pontefice, soprattutto sulla benedizione alle coppie formate da persone dello stesso sesso.
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Clamoroso quanto trapelato, poi, da una riunione inter dicasteriale in cui Papa Francesco avrebbe dato ordine ai capi dicastero competenti di procedere per via amministrativa e togliere al prelato americano l'appartamento, lo "stipendio" (il cosiddetto Piatto Cardinalizio da circa 5mila euro al mese) e varie altri sostegni pensionistici e sanitari. Pugno duro che aveva provocato qualche mugugno anche al di fuori della galassia ultraconservatrice. "La goccia che avrebbe fatto perdere le staffe al Papa sembra sia stata una recente conferenza di Burke in cui, illustrando in modo compiuto gli strappi teologici del pontificato, avrebbe concluso che occorre pregare a lungo per il pontefice perché sembra che Cristo stia mettendo a dura prova la sua Chiesa", scrive il Messaggero in una ricostruzione che riporta le voci, in Vaticano, secondo cui Bergoglio considera Burke un "nemico". E definisce l'incontro odierno "complesso e piuttosto franco".