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Influenza a Capodanno. Con il "Long cold" sintomi per 4 settimane e più contagi

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Angela Bruni
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Capodanno con l’influenza. Se a Natale le infezioni da Covid sono aumentate, per San Silvestro è previsto un nuovo boom di malati. Soprattutto con l’influenza, che quest’anno può durare anche quindici giorni. «Long cold», è stata ribattezzata. E potrebbe sommarsi anche a Sars Cov2. Era prevedibile un aumento della circolazione dei virus respiratori durante le festività di fine anno. Il 60% delle infezioni, al momento, è rappresentato ancora dal Covid ma l’influenza di tipo A sta guadagnando posizioni. Per gestire al meglio l’ondata i medici di famiglia si sono organizzati con tamponi antigenici cosiddetti «combo». Nei prossimi giorni quelli che fanno parte della rete Vaccinet saranno in condizione di effettuare anche tamponi antigenici per la contemporanea rilevazione dell’influenza, oltre a scovare, nei casi sospetti, la presenza dello streptococco e ottimizzare quindi la terapia evitando un uso non corretto degli antibiotici.

 

 

Dal 23 al 26 dicembre scorso la rete dei 35 Ambufest, ambulatori attivi nei giorni festivi gestita dai medici di medicina generale ha registrato 4.000 accessi, 2.500 a Roma. Soltanto a Ostia, presso la guardia medica sul lungomare Paolo Toscanelli, si sono recate oltre 400 persone, 1.500 i pazienti registrati negli Ambufest dell’area metropolitana. Il filtro costituito dal circuito degli ambulatori festivi ha evitato molti accessi ai pronto soccorsi, almeno il 10% del totale. Al Bambino Gesù sono stati 450 i piccoli pazienti giunti al pronto soccorso. La colpa è anche del virus sinciziale, soprattutto nella fascia d’età 0-4 anni dove l’incidenza è in aumento: 38,04 casi per mille assistiti mentre nella fascia di età 5-14 anni si attesta a 15,97.

 

 

«Se le forme di raffreddore e di influenza durano più a lungo- sottolinea Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova c’è una maggiore capacità di contagiare gli altri e anche questa potrebbe essere una spiegazione per il fatto che circolano così tante infezioni respiratorie in questo momento». «È ancora utile vaccinarsi», interviene Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale Ordini dei medici (Fnomceo). «Il picco epidemico de ll’influenza era atteso in questi giorni. Tra qualche giorno, con i dati sull’intero periodo, capiremo se siamo arrivati davvero all’apice e inizia la discesa oppure se la curva torna a risalire per l’effetto-feste». Soltanto in Lombardia sono stati registrati 150mila nuovi malati in appena sette giorni.Il 70% si è recato al pronto soccorso, ingolfando il sistema di assistenza.

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