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Malore fatale dopo la bolletta pazza da 15mila euro: ne doveva pagare solo 55

Angela Bruni

Morta per una bolletta pazza. Caterina Giovinazzo, l’88enne che aveva accusato un malore dopo aver scoperto di dover pagare una bolletta dell’acqua di oltre 15mila euro, è deceduta la Vigilia di Natale all’ospedale Borea di Sanremo, dopo giorni di agonia. Secondo quanto riporta Il Secolo XIX i familiari dell’anziana di Camporosso (Imperia), non escludono di rivolgersi a un legale. I fatti risalgono agli inizi di dicembre, quando la signora ha scoperto di dover pagare al gruppo Iren, a cui faceva affidamento per il rifornimento idrico, ben 15.339 euro. Non solo.

Dalla moglie di suo figlio era venuta a sapere che la banca aveva già autorizzato il pagamento, dal suo conto corrente, di metà della somma richiesta. Operazione poi annullata. L’88enne si era dunque sentita male e trasportata d’urgenza in ospedale. Poco dopo i familiari si erano rivolti al gruppo Iren per avere chiarimenti e la società ha ammesso, scusandosi, che si era trattato di un’erronea lettura del contatore. «La fattura, relativa al periodo agosto-ottobre, era stata calcolata sulla base di una foto-lettura non corretta- ha spiegato la società - Era stata acquisita da Ireti tramite la società addetta alle rilevazioni delle misure e si riferiva a un altro contatore. Il reale consumo di Caterina Giovinazzo ammontava infatti a soli 55 euro», si legge ancora su Il Secolo XIX che ha seguito la vicenda.

I funerali si terranno oggi presso la chiesa parrocchiale di San Marco Evangelista a Camporosso. E sul caso due parlamentari annunciano interrogazioni per chiedere chiarimenti al Governo. Si tratta del deputato di Avs eco-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli e di Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva. Entrambi sostengono che «le multiutility hanno il dovere, prima di inviare bollette a casa delle famiglie, di verificare la presenza di errori perché questi possono avere conseguenze gravi sulla vita delle persone».