allarme codacons

Nel 2024 nuovi rincari, salasso da mille euro a famiglia: cosa aumenta

Gianluca Zapponini

 Brutte sorprese nel nuovo anno per le tasche dei consumatori. Non che il 2023 si stia concludendo nel migliore dei modi, tra mutui ancora piuttosto salati, sull’onda dei rialzi dei tassi voluti dalla Bce e gas e petrolio in impennata, per effetto degli attacchi alle navi delle big oil, nel Golfo Persico, da parte dei corsari dello Yemen. Eppure, nella calza della Befana ci sarà un salasso che potrebbe raggiungere i +974 euro a famiglia. Parola del Codacons, che ha stimato la maggiore spesa che attende i consumatori nel 2024 a causa dei rincari di prezzi e tariffe nei vari settori. Dagli alimentari all’Rc auto, passando per banche e telefonia, le famiglie dovranno insomma mettere mano al portafogli e andare incontro ad aumenti che, in alcuni casi, potrebbero essere particolarmente sostanziosi.

Si parte da cibi e bevande, prodotti che registrano da due anni un trend in forte rialzo e che proseguirà, seppur in attenuamento, nel corso del 2024, determinando una maggiore spesa stimata in +231 euro a famiglia. Scendendo nel dettaglio, per il settore dei trasporti (auto, treni, aerei), già caratterizzato nel 2023 dai fenomeni del caro-benzina e del caro-voli, una famiglia media potrebbe ritrovarsi a spendere 160 euro in più annui.

Altra nota dolente l'Rc auto: un nucleo che dispone di due automobili si ritroverà a spendere in totale 62 euro in più rispetto al 2023 solo a titolo di copertura assicurativa, stima ancora il Codacons. E se per i mutui sembra finita la politica dei rialzi dei tassi imposta dalla Bce, con la conseguenza che nel corso del 2024 potrebbero non scattare nuovi aumenti delle rate, lo stesso non può dirsi per il settore dell'energia, dove regnano pesanti incognite: la fine del mercato tutelato del gas (fissata al 10 gennaio 2024) e della luce (luglio 2024) porterà inevitabilmente incrementi delle tariffe: la maggiore spesa potrebbe attestarsi a +220 euro annui a nucleo. Attenzione, perché l’elenco dei rincari continua con le banche (+18 euro a nucleo a titolo di servizi finanziari e bancari), tariffe locali (+60 euro per rifiuti, acqua, ecc.) bar e ristoranti (+68 euro annui a famiglia per mangiare e bere fuori casa). E proseguiranno inoltre i rincari nel comparto del turismo, con aumenti dei listini che interesseranno strutture ricettive, pacchetti vacanza, stabilimenti balneari e servizi vari: in media +120 euro a nucleo.