Tecnologia

Intelligenza artificiale, l’allarme dell’esperto: non dirle i tuoi segreti, non potrà più cancellarli

Alessandra Zavatta

"Non dire i tuoi segreti all'intelligenza artificiale. I chatbot come ChatGPT li useranno per addestrare le nuove versioni e comunque i dati inseriti non potranno essere cancellati". A mettere in guardia gli utenti della Rete è il professor Mike Wooldridge di Oxford che questa sera affronterà una serie di domande  sull’intelligenza artificiale nell conferenza di Natale della Royal Institution che verrà trasmessa alle 20 dalla televisione pubblica britannica Bbc. E in replica il 27 e 28 dicembre. "Confidarsi con ChatGPT riguardo a problemi di lavoro e preferenze politiche potrebbe ritorcersi contro i navigatori di Internet", secondo il docente universitario esperto di intelligenza artificiale. Inoltre "condividere informazioni private oppure avere un dialogo diretto con un chatbot è estremamente poco saggio poiché qualsiasi cosa rivelata aiuta ad addestrare le versioni future". Tra l'altro gli utenti non dovrebbero aspettarsi una risposta equilibrata ai commenti poiché la tecnologia “ti dice quello che vuoi sentire”, aggiunge Wooldridge che svelerà i segreti su come funziona davvero questa tecnologia innovativa.

 

 

Le macchine potranno mai essere come noi? Il professor Michael Wooldridge è pessimista. "L'intelligenza artificiale potrà fare traduzioni accuratissime, creare testi, immagini e svolgere molti altri compiti ma non ha coscienza. Non ha empatia. Non ha simpatia”. "La tecnologia - sottolinea il prof di Oxford - è fondamentalmente progettata per cercare di dirti quello che vuoi sentire: questo è letteralmente tutto ciò che fa". E se riflettendoci decidi di aver rivelato troppo a ChatGPT "le ritrattazioni non sono davvero un'opzione", perché, visto il funzionamento dei modelli di intelligenza artificiale, "è quasi impossibile recuperare i dati una volta inseriti".