Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Avellino, Natale e tradizioni stravolte: "Presepe con due Marie"

Gabriele Imperiale
  • a
  • a
  • a

“La tradizione parla di Giuseppe e Maria perché stravolgerla?” Capocastello di Mercogliano, provincia di Avellino: il presepe voluto dal parroco don Vitaliano Della Sala continua a far discutere. Niente San Giuseppe e al suo posto, accanto a Maria, un’altra donna. Un’apertura alle famiglie arcobaleno e alla comunità LGBT+ che sta dividendo l’opinione pubblica e spaccando in due la cittadina campana. A intervenire ai microfoni di Dritto e Rovescio, il programma di Paolo Del Debbio su Rete 4, è lo stesso parroco che giustifica la sua decisione e l’allestimento originale del presepe: “simboleggia due mamme che hanno un figlio” – spiega don Vitaliano. All’inviato Mediaset che chiede “perché dobbiamo modificare la tradizione cattolica per lanciare questi messaggi?” il parroco risponde spiegando com’è nata la sua iniziativa: “perché il Natale non è una tradizione – dice – Dio ha provocato l'umanità incarnandosi e io ho pensato che se nascesse quest'anno Gesù potrebbe anche nascere in una famiglia arcobaleno”.

 

 

Don Vitaliano non è nuovo a iniziative controcorrente e il giornalista di Dritto e Rovescio gli ricorda quando aveva posizionato sopra l’altare un simbolo pagano come la zucca di Halloween. “Ma quale paganesimo? – chiede il parroco che puntualizza – fare una crociata contro le zucche e contro Halloween mi sembra veramente perdere tempo”. Poi torna alla polemica nata dal suo presepe: “Gesù nascerebbe su un gommone come avviene a qualche madre dei migranti che arrivano sulle nostre coste” – assicura. Ma il povero San Giuseppe, rimosso dal presepe, dov’è finito? Se lo chiede l’inviato di Dritto e Rovescio: il mistero è presto risolto. “In sagrestia – dice don Vitaliano che fa strada verso la statua del santo e risponde con una battuta al giornalista che gli fa notare come lo abbia sistemato in un angolino – San Giuseppe è paziente, accetterebbe anche un presepe così”.

 

 

Mentre quindi don Vitaliano si dice sicuro di non aver fatto nulla di male però gli abitanti di Capocastello non sono concordi. “A me piace – risponde una donna – è un prete molto giovanile, vuole le cose fatte nuove” ma sul presepe e alla domanda se possa piacere a tutti, la signora è lapidaria: “penso di no”. L’intervistato successivo è ancora più negativo: “per me non va bene. Per me il presepe deve essere tradizionale: la Madonna, il bambinello, San Giuseppe. Oggigiorno non si capisce più niente”. E infine due signore che ironizzano prima di farsi più serie “è scappato Giuseppe – dicono ridendo con l’inviato, poi una delle due puntualizza quasi stizzita – Gesù non può essere nato da due donne”.

Dai blog