Turetta, dalla Punto la verità sul sangue. Le nuove chat: "Sei così cattiva"
La Fiat Grande Punto nera usata da Filippo Turetta per la fuga verso nord dopo aver ucciso l'ex fidanzata Giulia Cecchettin arriva in Italia. Ma per avere delle analisi sulle prove che contiene bisognerà attendere. L'arrivo della vettura dalla Germania è atteso per domani, nella sede dei carabinieri del Ris di Parma. È l'auto utilizzata dallo studente veneto, ora in carcere a Verona, per trasportare il cadavere di Cecchettin, sul dirupo del lago di Barcis, dove è stato ritrovato il corpo e successivamente per la fuga in Germania, passando per l’Austria. Turetta è stato arrestato proprio a bordo dell'auto ferma in autostrada senza carburante nei pressi di Lipsia.
"Reazione spropositata": parla l'amica di Giulia Cecchettin, cosa sa su Turetta
All’interno dell’automobile, già passata al setaccio con le luci forensi dalla scientifica della polizia tedesca, sono state trovate numerose tracce e macchie di sangue appartenenti alla Cecchettin. Tuttavia, la relazione della polizia tedesca, potrà essere utilizzata solo parzialmente in Italia, perché trattandosi di un accertamento irripetibile dovrà essere effettuato anche alla presenza delle parti, tra cui il legale difensore del presunto killer, dove potrà essere nominato anche un perito di parte.
"Niente più come prima": nuovi messaggi di Giulia inchiodano Filippo
Intanto emergono nuove evidenze sull'ossessione di controllo del ragazzo nei confronti di Giulia. Nel corso della puntata di ieri di Chi l'ha visto?, su Rai3, un'amica della giovane uccisa aveva raccontato che Giulia aveva paura di Filippo dopo uno scatto d'ira all'interno di una gelateria, dopo l'ennesimo rifiuto della ragazza a tornare insieme. Nella stessa trasmissione sono stati mostrati messaggi di una chat tra i due, risalenti a quando erano ancora insieme: "Perché sei così cattiva sai che mi fai stare male quando uscite da sole. Siete già andate a fare colazione due settimane fa". scriveva Filippo, riferendosi a un appuntamento di Giulia con le amiche. "Se la cosa succede davvero niente sarà più come prima", ammoniva lo studente.