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Legge di bilancio, pensioni dei medici salve. Gli unici assegni ridotti

Angela Barbieri
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Salve le pensioni dei medici e di altri dipendenti pubblici grazie agli emendamenti del governo alla manovra di bilancio presentati nella notte tra giovedì e venerdì al Senato. Infatti, grazie a questa modifica le pensioni di anzianità di medici, infermieri, dipendenti degli enti locali, maestri e ufficiali giudiziari restano escluse dalla decurtazione prevista dalla legge di bilancio che riguarderà invece l'assegno mensile di coloro che sceglieranno di usufruire anticipatamente del trattamento previdenziale. Tra gli altri emendamenti presentati ce ne sono altri dovuti che riguardano i fondi per l'integrazione degli stipendi delle forze armate e il ristoro delle regioni a statuto speciale dopo la modifica degli scaglioni Irpef all'avvio della riforma fiscale. Lunedì invece dovrebbe arrivare un altro pacchetto di emendamenti nel quale atteso un testo sugli investimenti che dovrebbe apporre delle modifiche ai fondi per il finanziamento del progetto del ponte sullo stretto di Messina.

 

 

Il testo sulle pensioni prevede di limitare l'applicazione dell'articolo 33 della legge di bilancio - nei commi dall'uno al quattro - relativo all'adeguamento delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali ai soli casi di pensionamento anticipato indipendentemente dall'età anagrafica. Nella relazione tecnica all'emendamento del governo viene specificata l'esclusione in ogni caso dall'applicazione delle disposizioni dei soggetti che maturano i requisiti per l'accesso al pensionamento entro il 31 dicembre 2023. Vengono esclusi inoltre anche i casi di cessazione dal servizio per raggiungimento dei limiti di età o di servizio. Il testo specifica che la riduzione del trattamento pensionistico sia a sua volta «ridotta in misura pari a un trentaseiesimo per ogni mese di posticipo dell'accesso al pensionamento rispetto alla prima decorrenza utile per gli iscritti alla cassa per la pensione dei sanitari e per quelli alla cassa per le pensioni dei dipendenti degli enti locali che cessano l'ultimo rapporto di lavoro da infermieri».

 

 

Questo al fine di assicurare «un'efficacia assolvimento dei compiti primari di tutela della salute e di garantire l'erogazione dei livelli assistenziali di assistenza». Inoltre, ci sono circa 108 milioni di euro da destinare tra il 2024 e il 2026 nell'ambito dei provvedimenti negoziali, relativi al triennio 2022-2024, agli istituti normativi e ai trattamenti economici accessori del personale delle forze armate, delle forze di polizia e dei vigili del fuoco privilegiando quelli finalizzati a valorizzare i servizi di natura operativa di ciascuna amministrazione.

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