dritto e rovescio
Dritto e rovescio, Roggero sbotta con Sommi: "Sparerei di nuovo", lo studio esplode
"Non potevo fare altrimenti", "non ho sbagliato" e "lo farei di nuovo". Mario Roggero, il gioielliere che è stato condannato a 17 anni di carcere in primo grado per aver sparato a due ladri, uccidendoli, a Grinzane Cavour, è intervenuto a Dritto e rovescio, il programma di Rete4 condotto da Paolo Del Debbio. Un caso che ha diviso l'opinione pubblica, e così come i commentatori nello studio Mediaset. Il negoziante ha raccontato in varie riprese le concitate fasi della tentata rapina, poi gli spari fuori dal negozio. Uno dei due, all'interno del negozio, "Mi ha puntato la pistola in faccia e gridato: ti ammazzo, ti ammazzo. In quel momento ho avuto la sensazione di morire, la netta sensazione" racconta Roggero. "Ti passa tutta la vita davanti in un attimo. Mi ha urlato: 'Dammi tutta la merce di là o ammazzo tua figlia'. Il gioielliere argomenta che la sua, contrariamente a quanto deciso dal giudice, è stata legittima difesa durante una rapina e in uno stato emotivo di terrore.
In studio c'è il giornalista del Fatto quotidiano Luca Sommi, che afferma il principio per cui se è stato condannato c'è un motivo. Dice che nessuno può farsi giustizia da solo, "comminare la pena di morte in base al proprio arbitrio", come avviene spesso in Paesi con molte armi in circolazione come gli Stati Uniti. Per Sommi il gioielliere non doveva seguire i rapinatori fuori dal negozio perché ormai stavano scappando. A quel punto Roggero sbotta: "E cosa dovevo fare? Chiamare la polizia e aspettare mezz'ora? Ma dove vive? Ma lei c'era lì?". Il giornalista replica con una domanda: "E allora lo rifarebbe?". "Sì, se mi puntano una pistola in faccia certo che lo rifarei", afferma allora Roggero che provoca un'ovazione dello studio.