Dal carcere
Filippo Turetta, tv spenta durante i funerali di Giulia. I genitori "provati": cosa filtra
Filippo Turetta non ha seguito dal carcere la diretta dei funerali dell’ex fidanzata, Giulia Cecchettin. La televisione della sua cella nell’istituto veronese di Montorio è rimasta infatti spenta, così come tutte quelle del reparto infermeria. Uscito dall’isolamento, Turetta aveva avuto la possibilità di seguire l’ultimo saluto a Giulia ma né lui né il compagno di cella, che d’accordo con la direzione carceraria ha accettato di condividere insieme a lui la detenzione, non hanno seguito l’evento e hanno ignorato l’ultimo viaggio della ragazza di Vigonovo. Anche i genitori di Filippo, almeno pubblicamente, non hanno seguito i funerali dal vivo e non si sono presentati alla Basilica di Santa Giustina a Padova. E secondo i più informati sono rimasti asserragliati nella loro casa di Torreglia nel Padovano.
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E proprio sulla famiglia Turetta ha detto di più il sindaco della città, Marco Rigato, durante i funerali di Giulia: "Hanno bisogno di tranquillità. Più passa il tempo – ha dichiarato il primo cittadino – e più realizzano mentalmente quanto è accaduto. Sono sempre più provati ogni giorno che passa. Ho offerto loro l’ausilio dei servizi sociali, ma non hanno voluto dicendo che si sono già affidati ad altri”. Famiglia e killer reo confesso, che ora attendono novità dagli investigatori e dalle indagini che a breve dovrebbero arricchirsi di nuovi dettagli: l'arrivo in Italia della Fiat Punto nera di Filippo, sotto custodia della polizia tedesca da sabato 18 novembre, potrebbe ingigantire il castello di prove a carico di Turetta. All’interno dell'auto è stato rinvenuto nastro adesivo del tutto simile a quello del quale era stata repertata una traccia, assieme a una ciocca di capelli, a Fossò. E nell'auto c'è anche un telefonino – non si sa se di Filippo o di Giulia – che potrebbe fornire ulteriori dettagli.