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Artem Uss, preso il commando della fuga. Taglia milionaria Usa sul russo

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Identificato il "commando" che lo scorso 22 marzo ha liberato Artem Aleksandrovich Uss, il 40enne uomo d’affari russo, ai domiciliari a Basiglio, mentre era in attesa di essere estradato verso gli Stati Uniti, riuscendo a farlo fuggire dall’Italia per tornare in Russia. I Carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno dato esecuzione nel Bresciano e in Slovenia e Croazia a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Milano, Anna Magelli, nei confronti di un italiano di origine bosniaca e 5 stranieri 

Uss era stato arrestato il 17 ottobre 2022 all'aeroporto di Milano-Malpensa, in esecuzione del mandato di arresto emesso il 26 settembre dal Dipartimento di Giustizia americano, per associazione criminale per frode ai danni dello Stato, associazione criminale per violazione dell'International Economic Power Act, associazione criminale per la commissione di frode bancaria, associazione in riciclaggio di denaro. In pratica, è accusato dagli americani di aver ottenuto tecnologia militare da società statunitensi, di aver contrabbandato milioni di barili di petrolio e riciclato decine di milioni di dollari per oligarchi russi.

Uno dei 5, Vladimir Jovancic, 52enne bosniaco, è stato arrestato in Croazia. L’uomo - stando all’inchiesta del pm Giovanni Tarzia e dei carabinieri del nucleo investigativo di Milano - avrebbe svolto dei sopralluoghi preliminari nella zona di Cascina Vione a Basiglio e prelevato il giorno della fuga il 41enne russo. Secondo quanto si apprende il commando è stato in grado di «ritardare l’allarme» lanciato dal braccialetto elettronico del russo grazie a «un interdittore di segnale».  Nel frattempo il dipartimento di Stato americano ha messo una taglia di 7 milioni di dollari per trovare Artem Uss. 

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