il nodo della premeditazione
Massimo Picozzi: "Confuso?", cosa non torna sull'interrogatorio di Turetta
Se Filippo Turetta "ha retto a nove ore di interrogatorio, seppur con tutte le pause, le incertezze e i pianti, vuol dire che non è tanto confuso". Lo psichiatra e criminologo Massimo Picozzi interviene sull'omicidio di Giulia Cecchettin e sulla strategia dell'ex fidanzato in carcere con l'accusa di omicidio. Lo studente veneto, reo confesso, rischia di vedersi contestata la premeditazione dell'omicidio, che aggraverebbe di molto la sua situazione al processo.
Il 21enne ha risposto alle domande del pm di Venezia, Andrea Petroni, per nove ore. Ha ammesso di aver ucciso l'ex fidanzata, ma anche detto di chiedersi cosa gli è "scattato in testa". Picozzi nota che un interrogatorio così lungo non è compatibile con uno stato di confusione così marcato. "La confusione non potrebbe rendere possibile una confessione così estesa", afferma Picozzi ospite di Myrta Merlino a Pomeriggio 5. "Sono convinto che il raptus ipotizzato non esiste", continua il criminologo. Insomma, dietro un omicidio non c'è mai un evento completamente improvviso, "c'è sempre una storia" che precede l'atto violento.
L'ospite di Merlino spiega inoltre che "sarà importantissimo analizzare la video-registrazione dell'interrogatorio con il pm. Permetterà di mettere Filippo a confronto con eventuali incongruenze" emerse sulla ricostruzione del delitto. "Il tema centrale resta quello della premeditazione - conclude - C'è da capire se sia il frutto di un mente fragile" o un atto pianificato con freddezza.
Nella puntata di lunedì 4 dicembre del programma di Canale 5 interviene anche la nonna di Giulia Cecchettin, la scrittrice Carla Gatto. "Cosa rimane di lei? Il suo carattere solare, la voglia di raggiungere i suoi obiettivi e la sua bontà. Era una rosa che stava sbocciando", dice la donna. Domani a Padova si celebreranno i funerali della giovane. "Sarà un'occasione per trasformare la tragedia in qualcosa di costruttivo?", chiede la conduttrice in riferimento all'impegno della famiglia, in particolare di Elena Cecchettin, contro la violenza di genere. "Sì ma per noi sarà anche molto .doloroso", risponde la nonna di Giulia. Che dedica un pensiero alla famiglia di Filippo Turetta: "Mi dispiace molto per i genitori, deve essere un dolore forte sapere quello che ha fatto il figlio. Lui non lo conoscevo, era il primo amore di Giulia, poi quando ha manifestato qualche dispiacere le ho consigliato di lasciarlo".