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Mercato tutelato, che succede adesso. Scatta la trattativa con l'Ue

Leonardo Ventura
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Il governo ci prova. E tratta con la Ue nonostante i margini per rinviare di un altro anno - o almeno sei mesi - la fine del mercato tutelato siano strettissimi. Ieri il portavoce della Commissione europea, rispondendo a una domanda sul dibattito in corso in Italia, ha spiegato che «l’eliminazione della "tutela" sui prezzi regolamentati dell’energia elettrica, che mira ad aumentare la concorrenza nel mercato elettrico, rappresenta una pietra miliare che rientra nel più ampio pacchetto di leggi sulla concorrenza incluso nel piano di ripresa italiano. L’obiettivo rientrava nella terza richiesta di pagamento dell’Italia, che la Commissione ha già approvato ed erogato». «Vediamo che i prezzi dell’elettricità sul mercato libero sono notevolmente inferiori rispetto al mercato regolamentato, a vantaggio dei consumatori e delle imprese - ha aggiunto - Come con tutti gli Stati membri, abbiamo discussioni costanti e costruttive con le autorità italiane sull’attuazione del loro piano di ripresa».

Una discussione che sta portando avanti il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin: «Sul passaggio al mercato tutelato e libero dell’energia elettrica il governo sta procedendo con responsabilità d’intesa con la commissione Europea e in linea con gli impegni sottoscritti nell’ambito del Pnrr ha confermato - allo stesso tempo con la stessa responsabilità stiamo studiando ogni misura possibile perché questo percorso sia guidato con la primaria attenzione verso i consumatori, soprattutto i più vulnerabili». «Dobbiamo arrivare all’obiettivo in modo trasparente e lineare - conclude - e per questo dobbiamo puntare ad una campagna di informazione che veda coinvolti il mondo bancario e quello degli operatori energetici, per garantire chiarezza nei confronti dei clienti finali».

Nel centrodestra è la Lega a insistere maggiormente per un ripensamento allo stop al mercato tutelato. «È un momento di difficoltà economica per tante famiglie - spiega Matteo Salvini - Quello del libero mercato, anche per l’energia elettrica, è una scelta, ahimè, fatta da governi di sinistra precedenti a cui stiamo cercando di porre rimedio».
Nella coalizione di governo è invece Forza Italia a distinguersi approvando lo stop al mercato tutelato. «Noi vogliamo assolutamente tranquillizzare i consumatori italiani - ha spiegato il segretario di Forza Italia Antonio Tajani dopo aver riunito il partito ieri mattina - Il tema del mercato tutelato è una questione che riguarda il dieci per cento delle bollette di una parte dei cittadini italiani. Quindi, non dobbiamo essere allarmati e preoccupati. Noi siamo per il mercato libero. Non bisogna fare demagogia su un tema che produrrà effetti positivi. Non bisogna fare una tempesta in un bicchier d’acqua, noi crediamo che sia giusto liberalizzare il mercato perché abbasserà il costo dell’energia per consumatori e imprese. Serve una grande campagna di comunicazione in modo che in consumatori possano trovare la miglior fonte di approvigionamento. Mi farò portatore nel governo della richiesta di una campagna informativa che consenta la maggior trasparenza possibile. Fi dice sì al mercato libero perché fa pagare di meno ai cittadini».

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