gesto vergognoso

Milano, scritte antisemite sul murales dei Simpson al Memoriale della Shoah

Sfregi antisemiti ai due murales della serie «Binario 21, I Simpson deportati ad Auschwitz» dell’artista contemporaneo aleXsandro Palombo visibili sui muri del Memoriale della Shoah di Milano. Nel primo murale dove le stelle di David appaiono cancellate è stata aggiunta una scritta ingiuriosa sul volto di Homer Simpson, mentre nella seconda opera appare la scritta «schifo». A denunciare l’accaduto è l’Osservatorio antisemitismo della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea Cdec di Milano. 

 

 

“La brutale deturpazione della street art di aleXsandro Palombo è una chiara indicazione del crescente antisemitismo in Europa. Si tratta di un atto spregevole sotto diversi aspetti, è violenza culturale nel senso che danneggia un’opera d’arte che esprime un’idea umana e culturale, soprattutto contro l’arte creata da un artista che lotta contro l’antisemitismo. Si tratta di un atto senza precedenti di esternazione dell’odio e dell’antisemitismo che mette in pericolo il popolo ebraico e il popolo in generale che crede nella dignità di ogni essere umano. L’ondata crescente di antisemitismo deve essere fermata immediatamente e drasticamente perché non rappresenta una maggioranza ma una minoranza fanatica, affinché non raggiunga dimensioni che sarà difficile ostacolare”, la reazione della storica dell’arte israeliana Batya Brutin, che ha ricevuto il Premio Yad Vashem alla carriera nel campo dell’educazione sull’Olocausto. 

 

 

Non è la prima volta che l’opera pop dei “Simpson ebrei deportati ad Auschwitz” viene presa di mira da azioni antisemite. I due iconici murales erano stati realizzati a gennaio 2023 in occasione della giornata della memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto: l’artista aveva ritratto la famiglia Simpson deportata nei campi di concentramento nazisti per raccontare il prima e il dopo la deportazione, una riflessione profonda sull’orrore dell’olocausto e un monito a non dimenticare e a tenere alta l’attenzione.