Polmoniti nei bambini, Andreoni: rischio focolai anche in Italia
Dopo l'allarme in Cina per le polmoniti infantili, anche gli ospedali d'Oltralpe alzano l'attenzione: sono in aumento le infezioni respiratorie, soprattutto nella fascia d'età 0-2 anni, anche in Francia. "Probabilmente anche in Italia, nelle prossime settimane, avremo tra i bambini dei focolai un pochino più numerosi di quelli che sono attesi di polmoniti da Mycoplasma pneumoniae, se viene confermato che questo è il germe in causa". Ha risposto così il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, interpellato dalla Dire in merito alla possibilità che anche nel nostro Paese, dopo Cina, Francia e Vietnam, possa verificarsi un boom di casi di polmonite nei bambini dovuto al batterio Mycoplasma pneumoniae, a margine di un incontro sulle malattie infettive che si è svolto oggi al ministero della Salute.
Polmoniti nei bambini. Boom di casi anche in Francia: ospedali pieni
"Nel nostro Paese tutti gli anni abbiamo casi di Mycoplasma pneumoniae- ha proseguito Andreoni- quindi avere alcuni casi non è una stranezza, ma qualcosa che certamente vedremo; avere invece dei focolai così ampi ed epidemici sarebbe una stranezza. E probabilmente se questo accade in altre parti del mondo, lo vedremo anche in Italia". I casi di polmonite segnalati dalla Cina, intanto, che sono arrivati in Francia ed "evidentemente" arriveranno anche in altri Paesi del mondo, secondo Andreoni stanno a indicare che "c’è un focolaio epidemico che si sta diffondendo. Le autorità cinesi parlano di Mycoplasma pneumoniae, un batterio che conosciamo bene. Di solito vediamo dei casi sporadici ed è difficile assistere a dei focolai così estesi, questo potrebbe far pensare che sia un batterio che ha acquisito particolari caratteristiche di virulenza e trasmissibilità. Ma sappiamo come trattarlo- ha tranquillizzato l’esperto- e su questo dobbiamo dare rassicurazioni, perché è un germe che conosciamo bene. Ovviamente parliamo sempre con il condizionale, perché non abbiamo certezze su quello che ci viene riferito da alcune parti del mondo".
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Quello che si può dire con certezza è che il germe colpisce «soltanto i bambini, allora non colpendo gli adulti possiamo dire che probabilmente siamo all’interno del Mycoplasma pneumoniae e non di un nuovo microrganismo, perché altrimenti colpirebbe anche gli adulti come abbiamo visto con il Covid». Secondo Andreoni, infine, ciò che dobbiamo fare è "aspettare che il germe arrivi in Italia, fare attenzione, monitorare e cercare di essere pronti a rispondere laddove questo dovesse accadere", ha concluso.