Vaticano, "tolta casa e stipendio". Pugno duro di Bergoglio con il cardinale Burke
Papa Francesco avrebbe deciso di intervenire duramente per i continui attacchi dei cardinali ultraconservatori americani. Una guerra interna al Vaticano che si trascina da mesi. Secondo quanto ha riportato nei giorni scorsi la Bussola Quotidiana, Jorge Mario Bergoglio avrebbe deciso di intervenire con una misura drastica togliendo casa e stipendio al cardinale conservatore Leo Burke, il più potente ed esposto.
Le indiscrezioni sul pugno duro del Pontefice contro la fronda americana non sono confermate dalla Santa Sede. Ma neanche smentite. "Il cardinale Burke? Rimando a quello che ha da dire lui. Io non ho particolari cose da dire anche perché oggi parliamo di Cop28", ha detto portavoce del Vaticano, Matteo Bruni, glissando sull'argomento nel corso della conferenza stampa dedicata all’imminente viaggio del Papa a Dubai.
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Come detto, il Papa avrebbe deciso di intervenire con una misura drastica togliendo casa e stipendio a Burke. L’annuncio lo avrebbe dato lo stesso Bergoglio durante la riunione con i capi dicastero di curia la scorsa settimana. Il cardinale, già a capo della Segnatura Apostolica e fino a qualche anno fa cappellano dell’Ordine di Marta, nei mesi scorsi, in concomitanza con il Sinodo sulla sinodalità in Vaticano, era stato tra gli estensori dei "dubia" al Papa e promotore del convegno "La Babele sinodale". "Le pecore dipendono dal coraggio dei pastori che devono proteggerle dal veleno della confusione, dell’errore e della divisione", aveva tuonato il porporato statunitense proseguendo: "Ci viene detto che la Chiesa che professiamo, in comunione con i nostri antenati nella fede fin dai tempi degli Apostoli, di essere una Santa, cattolica e apostolica - deve ora essere definita dalla sinodalità, un termine che non ha storia nella dottrina della Chiesa e per il quale non esiste una definizione ragionevole. Si tratta ovviamente di una costruzione artificiale, più simile a una costruzione umana che alla Chiesa costruita sulla roccia che è Cristo. L’instrumentum laboris della prossima sessione del Sinodo dei vescovi contiene certamente affermazioni che si discostano in modo impressionante e grave dall’insegnamento perenne della Chiesa. Prima di tutto, dobbiamo riaffermare pubblicamente la nostra fede. In questo i vescovi hanno il dovere di confermare i loro fratelli". Ora Papa Francesco sembra voler rispondere agli attacchi.
Burke è un promotore della messa in latino, secondo il rito tridentino, e delle forme più tradizionali come il lunghissimo strascico, metri e metri di stoffa, sfoggiato a Firenze nel 2017 per consacrare nuovi sacerdoti nella Chiesa dei Santi Michele e Gaetano.