Filippo Turetta, ecco l'interrogatorio in carcere: come è andato e quanto è durato
Poco più di mezz’ora. Tanto è durato l'interrogatorio di garanzia di Filippo Turetta nel carcere di Verona andato in scena questa mattina a partire dalle 10. Il giovane, accusato del femminicidio di Giulia Cecchettin, sua ex fidanzata il cui cadavere è stato ritrovato in un canalone vicino il lago di Barcis, è stato interrogato dal gip Benedetta Vitolo, alla presenza del pm Andrea Petroni, titolare del fascicolo e del suo legale, Giovanni Caruso. La gip Vitolo e il pm Petroni hanno lasciato il carcere subito dopo la fine del faccia a faccia, mentre l'avvocato Caruso che assiste il giovane accusato dell’omicidio di Giulia, si è trattenuto di più all’interno della struttura carceraria veneta. “Filippo Turetta ha pianto davanti al gip e si è avvalso della facoltà di non rispondere”, l’aggiornamento fornito dall’agenzia Ansa sul proprio profilo Twitter.
Omicidio aggravato dallo stalking, la strada per inchiodare Turetta: “Persecutore”
Ieri il legale di Turetta aveva anticipato alcune linee della strategia difensiva: “Non presenteremo alcuna richiesta di riesame né un affievolimento della misura in corso di esecuzione”. Non sono stati quindi richiesti i domiciliari per l’accusato del caso che ha sconvolto tutta l’Italia.
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