dichiarazioni spontanee
Filippo Turetta, ecco cosa ha detto al giudice: "Sto cercando di capire..."
Ha ammesso le sue responsabilità Filippo Turetta, 22 anni, ormai reo confesso dell'omicidio della coetanea Giulia Cecchettin, la sua ex fidanzata abbandonata senza vita in un dirupo vicino al lago di Barcis (Pordenone), prima di tentare la fuga in Germania dove è stato arrestato. Il giovane nelle sue dichiarazioni spontanee alla gip Benedetta Vitolo ha detto: "Sono affranto, dispiaciuto per la tragedia che ho causato. Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità, voglio pagare quello che sarà giusto per aver ucciso la mia ex fidanzata". Il ragazzo ha pianto davanti al giudice: "Sto cercando di ricostruire nella mia memoria le emozioni e quello che è scattato in me quella sera. Fin da subito era mia intenzione consegnarmi e farmi arrestare. Questa era la mia intenzione. Ora sono molto stanco e non mi sento di aggiungere altro".
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Turetta si è avvalso della facoltà di non rispondere, ha tuttavia scelto di rendere delle "dichiarazioni spontanee con le quali ha confermato le ammissioni fatte alla polizia tedesca", ha spiegato Giovanni Caruso, l’avvocato del giovane. Quando venne arrestato dagli della polizia stradale tedesca una decina di giorni fa, infermo in autostrada a Lipsia con l'auto ormai a secco, Turetta disse agli agenti: "Ho ammazzato la mia fidanzata, ho vagato questi sette giorni perché cercavo di farla finita, ho pensato più volte di andarmi a schiantare contro un ostacolo e più volte mi sono buttato un coltello contro la gola ma non ho avuto il coraggio di farla finita".
Turetta si era consegnato mani in alto ai poliziotti che lo avevano fermato per un controllo dopo la segnalazione di un automobilista che aveva notato la sua Punto nera ferma nella corsia d’emergenza dell’autostrada. Le dichiarazioni verbalizzate dai tedeschi non "valgono" per la giustizia italiana. Tuttavia davanti al gip ha amemssa di aver ucciso Giulia. Turetta sarà sentito anche dal pm Andrea Petroni che potrebbe avanzare altre contestazioni. Resta infatti ancora in piedi l'ipotesi di un delitto premeditato.