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Naufragio 007 sul lago Maggiore, nuovi esami sulla barca: cosa cercano gli inquirenti

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Nuovi sviluppi nell'inchiesta legata al naufragio della barca turistica Gooduria affondata nel Lago Maggiore lo scorso 28 maggio nelle acque di Lisanza (Varese). La vicenda creò grande clamore per l'equipaggio a bordo dell'imbarcazione di proprietà dello skipper Claudio Carminati, una ventina di agenti dei servizi segreti italiani e del Mossad israeliano in attività o in pensione. Nel naufragio persero la vita quattro persone, Anna Bozhkova, moglie dello skipper, Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, agenti dell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza italiana), e Erez Shimoni, ex 007 israeliano.

 

Ebbene, a quasi sei mesi di distanza dal tragico naufragio la barca è stata nuovamente calata in acqua mercoledì 22 novembre nell'ambito della perizia disposta dal pubblico ministero Massimo De Filippo della Procura di Busto Arsizio, che indaga sull'incidente. Gli esami sono volti a verificare stato di galleggiabilità dello scafo, scrive la Prealpina, e per verificare le caratteristiche che "avrebbero impedito o meno di navigare" alla barca. Va ricordato, tuttavia, che l'inchiesta che vede indagato il proprietario dell'imbarcazione per omicidio e disastro colposi, è volta a verificare solo eventuali responsabilità nel naufragio e non il motivo dell'uscita della compagnia di 007 ed ex agenti segreti. I quali, secondo le ricostruzioni ufficiali, si sarebbero trovati a bordo per festeggiare un compleanno.

 

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