Giulia Cecchettin, cosa c'era accanto al corpo: il dettaglio agghiacciante
Mentre si avvicina il giorno dell'interrogatorio di garanzia di Filippo Turetta, in carcere a Verona dopo il trasferimento dalla Germania, emergono nuovi dettagli sul ritrovamento del corpo di Giulia Cecchettin, in fonda a una scarpata nelle zone impervie attorno al lago di Barcis, vicino a Pordenone. Accanto al corpo senza vita della 22enne, come anticipato dal Corriere della Sera e da alcuni quotidiani veneti, i carabinieri di Pordenone hanno trovato un libro per bambini intitolato "Anche i mostri si lavano i denti", dell’autrice Jessica Martinello con illustrazioni di Grégoire Mabire. La studentessa in ingegneria biomedica nutriva una grande passione per i fumetti e tra i suoi sogni c’era quello di fare l’illustratrice tanto che aveva deciso di perfezionare il suo talento nel disegno alla Scuola di grafica di Reggio Emilia dopo la laurea che si sarebbe celebrata pochi giorni dopo la scomparsa da Vigonovo, Venezia. "Forse la ragazza aveva acquistato il libro, destinato a bimbi di età superiore ai tre anni, per ispirarsi, o il volume le era stato regalato da Filippo Turetta", sono le ipotesi avanzate dall'Agi.
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Tra gli arbusti nel fondo della scarpata, nel bosco tra il lago Barcis e Piancavallo dove è stato ritrovato il corpo, la Scientifica ha raccolto e repertato anche fazzoletti di carta sporchi di sangue e un rotolo dei sacchi neri di plastica, riporta la Nuova Venezia. In totale sarebbero venti gli oggetti trovati dalla Scientifica. Mancano invece all'appello la borsa di Giulia, il suo cellulare e il computer con il quale era uscita di casa, per inviare alla sua relatrice l’ultima sintesi della sua tesi. Elementi che, in tutta probabilità, saranno affrontati nell'interrogatorio di garanzia di Turetta, martedì, anche per valutare la possibile premeditazione del delitto.