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Filippo Turetta, dettagli allarmanti: "Non mangia". Cosa ha portato in cella

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Filippo Turetta, il 22enne accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto l'11 novembre, ed estradato ieri in Italia dalla Germania dove era terminata la sua fuga una settimana fa, ha trascorso la prima notte nel carcere di Montorio, a Verona. Dopo il colloquio di sostegno con uno psichiatra di ieri pomeriggio e dopo il primo incontro col suo legale, Giovanni Caruso, il giovane è stato collocato nel reparto infermeria, dove dovrà rimanere per qualche giorno, sottoposto alle valutazioni psicologiche e psichiatriche prima di essere trasferito nella sezione "protetti", quella per i detenuti per reati a "forte riprovazione sociale" che, a loro tutela, non devono avere contatti con persone in carcere per altre tipologie di reati. La visita psichiatrica ha per ora confermato il rischio di autolesionismo. 

 

 

Stando a quanto apprende l'AGI, Turetta avrebbe superato la prima notte nella struttura penitenziaria in maniera tranquilla. Ma emergono anche altri dettagli. Secondo quanto riporta Repubblica, in cella il 22enne avrebbe portato un cestino con i cracker, la crostata e un succo. Il ragazzo, tuttavia, non avrebbe mangiato niente. Un segnale, questo, che sicuramente preoccupa chi deve sorvegliarlo 24 ore su 24 e i genitori. E proprio una notizia riguarda la madre e il padre del presunto assassino. Alla richiesta di incontrarli, infatti, Filippo avrebbe ricevuto risposta che accadrà prossimamente. Intanto il personale addetto alla sicurezza all'interno del carcere ha comunicato al ragazzo che può incontrare il cappellano. 

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