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Volo di Stato per Turetta, il governo smonta l'ultima polemica. E per Saman nessuno aprì bocca

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Ci mancava la polemica sul "volo di Stato" con cui Filippo Turetta, l'assassino della 22enne veneta Giulia Cecchettin, è stato trasferito in Italia dopo l'arresto in Germania. È solo l'ennesima strumentalizzazione politica della vicenda, stroncata sul nascere dal governo. Fonti dell'esecutivo citate dall'Adnkronos definiscono "sorprendente" la polemica sul rientro in Italia di Turetta con un volo dell’Aeronautica Militare. Si tratta infatti, spiegano le stesse fonti, "di una modalità consueta che garantisce la sicurezza del trasporto e il superamento degli ostacoli derivanti dal possesso delle armi degli agenti attraverso vari Stati". Ricorrere a un automezzo o volo di linea "significherebbe affrontare non minori spese di missione", rimarcano ancora le fonti dell’esecutivo. 

 

Come è ovvio, lo studente veneto accusato dell'omicidio e dell'occultamento del corpo dell'ex fidanzata 22enne non è il primo soggetto sotto tutela giudiziaria a essere portato in Italia con un volo militare. A settembre, per esempio, Shabbar Abbas, estradato dal Pakistan per l’omicidio a Novellara della figlia Saman che non accettava un matrimonio combinato ma voleva vivere all’Occidentale, è atterrato a Ciampino a bordo di un Falcon 900 di Stato. In quel caso, nessuno batté ciglio.

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