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Turetta "narcisista covert". Bruzzone traccia il profilo, cosa vuol dire

Filippo Turetta è atteso domani a Venezia per essere preso in carico dalle autorità italiane. Già lunedì dovrebbe essere interrogato per l'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. La procura probabilmente disporrà anche un esame psichiatrico approfondito del 22enne veneto. Alcuni elementi della personalità dello studente arrestato in Germania sette giorni dopo il delitto di Vigonovo, però, sono già emersi. Per la criminologa Roberta Bruzzone, infatti, è chiaro che siamo davanti a una "personalità narcisistica patologica", e nel dettaglio un "covert passivo aggressivo". L'esperta afferma che gli elementi che abbiamo sono sufficienti per un profilo "comportamentale" del soggetto. Turetta voleva interferire in un tutti gli aspetti della vita di Giulia, con l'arma del ricatto emotivo: "Una modalità parassitaria e vessatoria di imporre la propria presenza".

 

Come? Per esempio con l'aut aut: "Se non fai quello che dico io, mi uccido"; "se mi lasci, mi uccido". Secondo Bruzzone queste minacce sono ricatti emotivi, non il segnale di tendenze suicide: "Non ha mai avuto intenzione di uccidersi. Tanto è vero che, quando ne avrebbe avuto ben donde, non l'ha fatto.", spiega in una intervista al Messaggero. Le persone narcisistiche, continua, diventano patologiche "quando non tollerano che qualcuno possa muoversi fuori dalla sfera del loro controllo, della loro influenza". E il soggetto manipolatore trascina la vittima "piano piano, in questa relazione sempre più asfittica. Il controllo che ha nei confronti della vittima è l'unico filtro che lo separa dall'angoscia depressiva".

 

Un profilo che contrasta con il ritratto del "bravo ragazzo". Ma è tipico del narcisista covert: "È la maschera che lui indossava, perché aveva capito che era un modo efficace per tenere agganciata Giulia. Ma in realtà lui non è mai stato quella persona. Probabilmente Giulia l'ha visto veramente fino in fondo solo quella sera". Ma cosa vuol dire "covert passivo aggressivo"? "Ci sono diversi modi in cui la patologia narcisistica può manifestarsi. Ci sono quelli un po' più evidenti: quelli arroganti, che sono convinti di essere i migliori del mondo", argomenta Bruzzone. "E poi ci sono quelli più subdoli, quelli passivo aggressivi, quelli coperti o covert. Che hanno invece lo stesso Sé grandioso, ma temono terribilmente il fallimento. Quindi lo tengono un po' più custodito, un po' più nascosto". Sono quelli che "si travestono da ragazzi per bene", come Turetta, "apparentemente molto dimessi, molto tranquilli, finché va tutto come dicono loro". In caso contrario, può emergere la loro parte violenta e aggressiva. .Nel caso di Turetta, lui non sopportava di mostrarsi inferiore a Giulia: "Qui il problema non è la fine della relazione, ma la laurea. Quella era del traguardo pubblico che lui non aveva varcato".