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Filippo Turetta, "nuove contestazioni". Volo per Venezia poi l'interrogatorio

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Filippo Turetta arriverà sabato 25 novembre in Italia. L’interrogatorio di garanzia per il 22enne arrestato in Germania per l'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin non ci sarà "prima di lunedì", fanno trapelare fonti legali. Turetta arriverà a Venezia con un volo in arrivo da Francoforte. Quando metterà piede sul suolo italiano riceverà l’ordinanza di custodia cautelare, negli uffici della polizia di frontiera. Ci sono dei tempi tecnici da rispettare. Il rientro in Italia deve essere comunicato ufficialmente alla cancelleria del gip di Venezia Benedetta Vitolo che deve concedere il tempo ai difensori, gli avvocati Giovanni Caruso ed Emanuele Compagno, di leggere gli atti sul caso, quindi può procedere a comunicare alle parti la data dell’interrogatorio da svolgersi entro cinque giorni a partire da sabato. Interrogatorio a cui, da quanto si apprende, sarà presente il pm Andrea Petroni. In genere, non è necessaria la presenza della pubblicazione accusa in questoi casi ma il magistrato potrebbe chiedere un aggravamento rispetto ai reati contestati. Allo stesso tempo, i difensori potrebbero chiedere una misura alternativa al carcere o già in questa fase la perizia psichiatrica. Se i legali non avanzeranno istanze, il gip non deve scrivere nessun nuovo provvedimento.

 

Ma quali nuove contestazioni potrebbero essere sollevate dal pubblico ministero? Oltre a quelle di sequestro di persona e omicidio aggravato dal vincolo affettivo, riporta l'Agi, Petroni nell'interrogatorio di garanzia potrebbe contestare a Turetta nuove aggravanti come premeditazione, e reati come l’occultamento di cadavere.

 

 

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