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Dritto e rovescio, "mi devo scusare". Come è stata trovata Giulia, Del Debbio spiazza tutti

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È ancora scosso Antonio Scarongella, pordenonese di origini pugliesi, 42 anni. È il sottufficiale del gruppo alpini del Friuli Occidentale. Unità cinofila che ha trovato ritrovato il corpo di Giulia Cecchettin  vicino al lago di Barcis, sabato 18 novembre. Il militare è intervenuto nella puntata di giovedì 23 novembre di Dritto e Rovescio, il programma condotto da Paolo Del Debbio su Rete4. Tanta è l'emozione, che dopo l'invito del conduttore ad alzarsi Scarongella rimane seduto: è ancora profondamente scosso. 

 

L'uomo ha raccontato le ricerche nel bosco insieme a un collega e al suo cane, il quale si fermava su un anfratto di rocce con un "atteggiamento anomalo", spiega il militare. In quel momento il collega non è più a portata di sguardo, e Scarongella scende nel dirupo. Vede qualcosa sotto due sacchi dell'immondizia: "Dal primo  sporgeva quello che poteva somigliare a un caschetto da alpinismo. Poi ho sollevato con un ramo il secondo sacco, posto a mo' di tendina, e ho notato che c'erano degli indumenti sotto, uno di colore azzurro. C'era una macchia presumibilmente di sangue". 

 

A quel punto ci sono pochi dubbi. "In quel momento mi sono alzato in piedi, si è fermato il mondo. Ho provato a chiamare Andrea", il collega, "ma non ci riuscivo". Poco dopo riesce a contattare l'altro militare via radio e insieme fanno la verifica decisiva. "Sono salito meglio per verificare dietro il primo sacro cosa ci fosse. E lì ho riconosciuto una gamba". I militare è visibilmente emozionato. "Dopo aver sentito le sue parole capisco come deve sentirsi, e mi scuso di nuovo per averle chiesto di alzarsi", afferma Del Debbio. Scarongella rivela inoltre che ha una figlia, anche lei di nome Giulia. "Credo che questa storia la porterà sempre nel cuore", commenta il giornalista 

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