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Influenza, Pregliasco fa la sua previsione: "Come sarà quest'anno"

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«Sarà una "bella" stagione per l’influenza perché è partita forte, l’abbiamo visto in Australia dove l’incidenza del virus H3N2 è stata molto vivace». Così all’Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano, commenta l’ondata di influenza stagionale. Secondo i primi dati dell’Iss, riferiti alla settimana tra il 6 il 12 novembre, i casi stimati di sindrome simil-influenzale sono circa 375mila, per un totale di circa 1.264.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza ai primi di ottobre. Anche il cantante Luciano Ligabue ha annullato per un’influenza i concerti a Roma e Eboli. E l'ultima notizia riguarda Giorgia Meloni colpita anche lei dalla sindrome influenzale.

 

 

 

 

«Direi che ci sono tutti i presupposti per una stagione influenzale che non va sottovalutata. Sono tre i sintomi con cui si riconosce negli adulti: inizio brusco e con febbre a 38 o oltre; il naso chiuso o che gocciola e almeno un sintomo sistemico come dolori muscolari o articolari. È chiaro - precisa - che possono esserci delle sfumatore e delle variazioni perché in una stagione invernale possono circolare centinaia di virus respiratori, dal rinovirus che è quello che porta il raffreddore al virus sinciziale che si manifesta nei bambini piccoli». Un dato che preoccupa Pregliasco è quello delle vaccinazioni, soprattutto anti-Covid. «Sono molto, molto basse e non va bene perché così si ha la percezione che non sia un rischio per gli anziani e i fragili», obietta. Mentre le vaccinazioni antinfluenzali «sembrano andare, nel senso che chi si vaccinava prima lo fa anche quest’anno ma siamo sempre intorno a quel valore del 50% della popolazione candidabile che è troppo poco», conclude.

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