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Giulia Cecchettin, post choc della scrittrice: "Se avesse letto i miei libri..."

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"Un'altra Giulia riposa in pace. Se avesse letto i miei libri forse sarebbe ancora viva". Parole di Biby Hayworth, scrittrice sotto pseudonimo che sta scatenando vibranti proteste sui social. L'autrice di libri e guide motivazioni e di aiuto psicologico lo ha scritto in relazione alla tragica vicenda di Giulia Cecchettin, la 22enne veneta uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta.

 

"Nel 2023 le vendite (ovvero la lettura) dei miei libri sono diminuite tantissimo, sto facendo fatica a diffonderli, le pubblicità che creo su Instagram diventano inefficaci dopo 1 giorno, come se la gente avesse sviluppato indifferenza, apatia. Intanto, i femminicidi e gli abusi in generale sono in largo aumento, e sono sempre più gravi, sempre più sadici e diabolici. Siamo sotto attacco, noi, gli empatici. Il narcisismo sistemico si sta liberando di noi prima che ci svegliamo, e colpisce in maniera più violenta e definitiva: con la morte", si legge in un post su Instagram. Parole che hanno indignato i più, con una raffica di commenti di protesta sui vari social. "Sciacallaggio" e "megalomania" sono le parole che più ricorrono nei commenti che criticano il paradosso della "scrittrice sopravvissuta ad abuso narcisista", come si legge nel suo profilo. 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Bibi Hayworth, PhD (@bibihayworth)

"Il senso del post NON È di colpevolizzare la vittima, ma un sistema che i contenuti utili li censura così che le vittime non li raggiungano. Il senso del post NON È aumentare le "vendite" dei libri, e tra l'altro il guadagno è minimo, ma dare esposizione a una risorsa che ha già salvato migliaia di vittime", specifica dopo un po' Hayworth. Neanche a dirlo, la toppa è peggiore del buco. La scrittrice, i cui post non sono più commentabili ma ancora sono online, ha poi pubblicato contenuti contro gli "hater" lalimentando ancora di più la polemica. 

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