Giulia Cecchettin "ha cercato di difendersi": la ricostruzione choc del medico legale
Giulia Cecchettin ha cercato di difendersi dal suo omicida. Sono le ferite riportate alle mani e alle braccia che il medico legale Antonello Cirnelli ha riscontrato sul corpo della giovane studentessa di Vigonovo rinvenuto questa mattina dall’unità cinofila della Protezione civile in fondo a un dirupo tra le montagne della zona di Piancavallo, in Friuli Venezia Giulia. Come affermato sia dai soccorritori che dagli inquirenti che stanno indagando sul delitto, il corpo di Giulia non era visibile dal ciglio della strada. Per il momento si occupano della delicata e intricata indagine sia la Procura di Pordenone, territorio dove è stato rinvenuto il corpo senza vita, che quella di Venezia, provincia dove è stata sporta denuncia di scomparsa da parte della famiglia e dove l’ex fidanzato Filippo Turetta ha aggredito Giulia come testimoniano le telecamere a Fossò (Venezia).
Giulia trovata senza vita. Il dolore della sorella: "È stato il vostro bravo ragazzo"
Nuovi dettagli emergono sul caso di cronaca che ha scosso l'Italia intera. Giulia Cecchettin è stata uccisa a coltellate. Sul cadavere della giovane studentessa sono presenti segni di coltellate alla testa e al collo ma anche ferite alle mani e alle braccia. È quanto emerso da una prima ispezione, quella visiva sul corpo, da parte del medico legale Antonello Cirnelli. Nel frattempo da una settimana non si hanno notizie di Turetta. La sua autovettura, una Fiat Grande Punto nera, è stata avvistata nel corso della settimana in Austria, precisamente nella zona di Villach ma anche a Lienz in Tirolo non distante dalla Val Pusteria in Italia. Nei confronti di Filippo Turetta, 22 anni anche lui, pende un ordine di arresto europeo. Sulle sorti di Filippo sono aperte qualsiasi ipotesi, dalla fuga prolungata al suicidio.