Torino

Torino, la terrorista fa lezione all'università a favore della Palestina

Luigi Frasca

Studenti a lezione di una terrorista. Accade a Torino dove nell’ateneo occupato ieri sera è stata invitata Leila Khaled, attivista palestinese, ritenuta responsabile di aver partecipato a due dirottamenti aerei nel 1969 e nel 1970, membro del Fronte Popolare perla liberazione della Palestina. Ovviamente l’invito rientra nelle iniziative organizzate dagli studenti a favore della Palestina e contro Israele. Per una volta il mondo della politica si è ritrovato unito nel condannare la partecipazione dell’esponente palestinese e nel chiedere alla questura di vietare l’assemblea. C’era stato anche un precedente.

 

 

A Napoli, nei primi giorni di novembre Leila Khaled aveva partecipato in videoconferenza a un dibattito organizzato senza di Khaled suscita sgomento e preoccupazione, soprattutto perché la sua partecipazione avviene in un’università, luogo di formazione culturale e di ideali. È necessario impedire questo tipo di pericolose iniziative per evitare che si divulghino messaggi errati che possano andare ad incrementare le attività terroristiche di chi sta causando distruzione e morte in Israele, vittima da oltre un mese di gravissime barbarie».

 

 

Interviene anche Pina Picierno, eurodeputata del Pd: «Chiediamo alle autorità competenti, dal Questore di Torino al Ministro dell’Interno, se sia ragionevole che a un personaggio, dal passato e dal presente assai discutibile, venga invitato a un evento pubblico e consentito di propagandare liberamente l’odio antisemita. Dobbiamo evitare che i nostri Atenei si trasformino in palcoscenici per fomentatori di odio, come Leila Khaled, dove poter liberamente fare propaganda contro Israele». Il rettore dell’università Stefano Geuna ha subito preso le distanze: «L’evento non è in alcun modo autorizzato dall’Università di Torino, rientra tra le attività spontaneamente organizzate da gruppi di studentesse e studenti nell’ambito di un’attività di occupazione – anche questa, per definizione, non autorizzata – che ha avuto inizio ieri e che si protrarrà per un tempo non da noi determinabile».