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Brescia, maxi-stangata Ztl per portare il figlio a scuola: multe da 13mila euro

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Una coppia bresciana si trova al centro di una rocambolesca vicenda legata alle multe per la Zona a Traffico Limitato (Ztl) della città. I protagonisti, genitori di un bambino che frequenta la scuola elementare Tito Speri di via Trieste, hanno accumulato oltre 140 contravvenzioni per aver varcato la Ztl da un punto non autorizzato. Secondo quanto riferito dalla coppia al Giornale di Brescia, il problema sarebbe nato da un'incongruenza tra l'autorizzazione concessa dal Comune e le indicazioni del navigatore utilizzato. Invece di seguire l'itinerario prestabilito attraverso via Cattaneo e via Gabriele Rosa, la famiglia sarebbe entrata in centro attraverso via San Martino della Battaglia, un varco non contemplato nel permesso rilasciato dalle autorità locali.

 

 

Il risultato di questa scelta è stato un flusso costante di multe che ha causato alla coppia un debito di circa 13 mila euro, una somma che si ridurrebbe a meno di 10mila se tutte le contravvenzioni venissero pagate entro 5 giorni. La famiglia ha fatto sapere che, nonostante le multe continuino ad arrivare, ha iniziato a saldare il conto, anche se è stato presentato un ricorso al Giudice di Pace per far valere la buona fede e chiedere una revisione delle contravvenzioni.

 

 

L'elemento centrale della loro difesa è l'errore del navigatore, che avrebbe indicato una strada diversa rispetto a quella programmata. Tuttavia, la coppia si chiede anche perché la Polizia Locale non avvisi tempestivamente gli automobilisti in caso di ingresso da un varco non autorizzato e perché le contravvenzioni arrivino solo due mesi dopo l'infrazione, consentendo così il ripetersi dell'errore per un periodo prolungato. Nell'ambito della vicenda, emerge un sospetto: che il Comune stia cercando di "fare cassa" attraverso le multe. In attesa della decisione del Giudice di Pace, la famiglia spera che la loro buona fede venga riconosciuta e gran parte delle contravvenzioni annullate.

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