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Carne sintetica, scontro tra Prandini e Della Vedova: alta tensione davanti Palazzo Chigi

Attimi di tensione davanti a Palazzo Chigi per uno scontro tra il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e Benedetto Della Vedova, deputato di +Europa. Poco distante era in corso il sit-in “Cibo naturale, no artificiale! Difendiamo la salute” organizzato da allevatori e coltivatori contro la cosiddetta carne sintetica. Della Vedova e Riccardo Magi, segretario di +Europa, si erano recati davanti al sit-in di Coldiretti in una sorta di contro-manifestazione. In piazza Colonna è scoppiata la lite tra Prandini e Della Vedova, sedata dalle forze dell’ordine. Lo scontro è scoppiata quando i due parlamentari hanno esposto i cartelli con scritto “Coltivate ignoranza. Il divieto alla carne coltivata è antiscientifico e anti italiano”. Prandini ha reagito a quella che ha definito una "provocazione", ci sarebbero stati anche degli spintoni. Al termine del diverbio, riferendosi a Prandini, i due parlamentari hanno sottolineato che il presidente di Coldiretti “è una persona che non dovrebbe ricoprire un ruolo del genere, chiediamo l’intervento della premier Giorgia Meloni”, annunciando una denuncia.

Ricostruzione respinta in toto dal leader di Coldiretti: "Della Vedova mi denuncerà? Noi faremo altrettanto, per i cartelli che lui ha esposto venendo a provocare una manifestazione che fino allora erano assolutamente pacifica, con le scritte 'coltivate ignoranza'. Come giustamente ci deve essere rispetto verso i parlamentari, devono avere rispetto anche loro per il mondo che io rappresento, quello degli agricoltori. Sono andato a dirgli cosa penso di lui e ho cercato di fargli abbassare il cartello, e questo è quanto: se lui vuole creare condizioni per le quali questa strumentalizzazione possa dargli la visibilità che altrimenti non avrebbe, libero di farlo: noi adiremo a nostra volta alle sedi opportune rispetto a un comportamento che non ha nulla di democratico e non è rispettoso di milioni di lavoratori". Tensioni in piazza a parte, con 159 voti a favore, 53 contrari e 34 astenuti la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la legge che vieta la produzione e l’immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché la denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali. Risultato accolto con soddisfazione dagli allevatori e coltivatori in sit in. 

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