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Bologna, torre Garisenda a rischio. L'allarme dei tecnici: "Valori 10mila volte oltre"

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A Bologna una delle due torri simbolo potrebbe crollare. La situazione ad alto rischio è dovuta al basamento malmesso e al fatto che la struttura sia soggetta a torsione. Sebbene si vociferasse del rischio da tempo, ora è arrivata sul tavolo del sindaco Matteo Lepore la relazione tecnica realizzata dal comitato tecnico scientifico che monitorava la torre Garisenda dal 2018, A comunicarlo è stato Palazzo D'Accursio, che ha spiegato che la situazione "verrà studiata approfonditamente assieme ai tecnici nei prossimi giorni". Stando a quanto si apprende, "vengono confermati gli elementi emersi nelle scorse settimane rispetto ai quali il Comune si è già attivato predisponendo il Piano di Protezione civile e stanziando 4,7 milioni di euro per la realizzazione della struttura per la messa in sicurezza dell'area in attesa della realizzazione della struttura di contenimento".

 

 

Lo scenario, descritto già in precedenza, è peggiorato. "La situazione è da codice rosso. Bisogna portare l’attenzione in condizioni di massima allerta, ritenendo che non sussistono più le condizioni di sicurezza", ha scritto il comitato tecnico scientifico nella sua relazione finale di 30 pagine, secondo quanto riporta il Corriere di Bologna. Qual è il rischio? L'emblematico edificio del capoluogo dell'Emilia-Romagna potrebbe franare sulla vicina chiesa di San Bartolomeo o sulla torre degli Asinelli, provocando ingenti danni e mettendo seriamente a rischio la vita dei cittadini. "I valori di probabilità di collasso sono inaccettabilmente elevati, oltre 10.000 volte superiori a quanto tipicamente consentito dalle norme", si legge nella relazione degli esperti, riportata da Repubblica.

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