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Molinari assolto: il fatto non sussiste. Salvini: spazzati via anni di fango

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Si è chiuso con l’assoluzione il processo a Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera. L’accusa aveva chiesto otto mesi questa mattina, poco dopo la sentenza di assoluzione letta dal giudice Paolo Gallo. Il tribunale di Torino ha assolto Molinari, segretario del partito in Piemonte e Alessandro Benvenuto, parlamentare del partito di Matteo Salvini e segretario provinciale del Carroccio. L’assoluzione per la non sussistenza del fatto è il verdetto per le accuse di un presunto falso elettorale relativo al voto del 2020 a Moncalieri, quando dall’elenco dei candidati fu depennato il nome di un ex di Forza Italia appena approdato in Lega. 

"Un abbraccio all’amico Riccardo Molinari, assolto dall’accusa di falso elettorale perché il fatto non sussiste", scrive in una nota il leader della Lega, Matteo Salvini. "Anni di fango e di veleni spazzati via senza se e senza ma, alla faccia di chi - anche nelle scorse ore - evidenziava le richieste dell’accusa sperando in una condanna" ha commentato il vicepremier. La vicenda come detto risale al 2020 quando per le elezioni municipali di Moncalieri, fu rimosso dalle liste della Lega un ex esponente di Forza Italia, appena passato al Carroccio. L’accusa era di falso elettorale. Caduta perché il fatto non sussiste. 

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