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Sondaggio Swg: i valori dell'Occidente vanno difesi? Le risposte degli italiani

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In un momento storico in cui il confronto tra culture torna a mostrare tutte le sue difficoltà, gli Italiani esprimono con chiarezza la propria collocazione valoriale e culturale all’interno del contesto Occidentale e chiedono alle istituzioni, e in primis alla scuola, di difendere la propria identità ponendo un limite netto a comportamenti e atteggiamenti contrari ai propri valori fondativi. Stando al sondaggio realizzato sul tema da Swg, questo è il pensiero dell'82% della popolazione. Tale posizionamento non è legato a una chiusura nei confronti della diversità o a una acritica apologia del pensiero occidentale: due Italiani su tre riconoscono che l’incontro tra le diverse culture può portare a un mondo migliore; tre su quattro ritengono che i valori dell’Occidente non siano rispettati come dovrebbero e il 57% pensa che oggi l’individualismo porti a comportarsi in base ai propri interessi piuttosto che a dei riferimenti valoriali profondi.

 

 

Proprio perché i valori occidentali non sono ancora riusciti pienamente a realizzarsi, il bisogno forte è che non ne siano messe in discussione le componenti fondative: che la ricerca eccessiva del politicamente corretto non riduca la libertà di espressione e di pensiero, che non si consenta di portare in piazza istanze incompatibili con i principi costitutivi della nostra cultura e dei nostri ordinamenti, che chi sceglie di vivere nel nostro Paese ne accetti e rispetti i valori fondativi. E quali sono questi elementi non negoziabili che rappresentano un fattore distintivo della cultura occidentale? La parità tra uomo e donna per il 71% degli italiani, l’ordinamento democratico per il 69%, la libertà di pensiero e di azione per il 65%, la laicità dello Stato per il 62%, l’uguaglianza di fronte alla legge per il 59% e la libertà d'impresa per il 57% della popolazione.Sono valori condivisi con altre culture: il principio di autodeterminazione dei popoli per il 50% della popolazione e la solidarietà per il 36% degli italiani.

 

 

La globalizzazione pone costantemente nuove sfide che possono migliorare la società? A questa domanda il 64% degli intervistati ha risposto che i valori non possono essere considerati immutabili, mentre per il 68% l'incontro tra diverse culture porta al miglioramento. In questa fase storica l'Occidente fa fatica a vivere i propri valori? Per il 76% degli italiani i valori che ci contraddistinguono sono solo teoria. Per il 67% la logica del politicamente corretto limita il principio della libertà di pensiero e di parola, per il 63% chi non è allineato al pensiero del politicamente corretto viene spesso emarginato, mentre per il 58% l'Occidente ha perso la sua identità e i suoi valori fondativi. 

 

 

Altro tema di indagine è quello secondo cui chi vive in una società occidentale deve accettarne i valori. Per l'84% degli intervistati chi vuole vivere all'interno delle società occidentali deve accettarne i valori fondativi, per il 67% è giusto che uno Stato rafforzi le proprie frontiere per limitare i fenomeni di immigrazione e per il 65% è giusto che uno Stato ponga dei limiti all'immigrazione per tutelare la propria identità. In questo contesto alla scuola viene assegnato un compito chiaro: trasmettere alle nuove generazioni la cultura e l’identità della società, ma anche rielaborare i valori della tradizione alla luce delle nuove sfide della complessità. Per l'88% la scuola è il luogo in cui ogni studente deve aver la possibilità di conoscere, capire e decidere quali valori scegliere e seguire. Per l'86% la scuola deve coltivare l'identità di un popolo e fare conoscere la sua storia, mentre per il 71% essa ha il dovere di difendere i valori propri dell'Occidente e di trasmetterli alle nuove generazioni, anche se provengono da culture diverse. E ancora, per il 78% la scuola dovrebbe avere un ruolo più importante nella trasmissione dell'Occidente. 

 

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