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Meteo, altro ciclone sull'Italia. Giuliacci avverte: "Perché tanti eventi estremi"
Sono ore critiche per le regioni colpite dal maltempo portato dalla tempesta Ciaran, in particolar modo in Toscana dove l'alluvione ha provocato vittime e danni enormi. A fornire le previsioni meteo per i prossimi giorni e a spiegare perché gli eventi estremi sono sempre più frequenti in Italia è Mario Giuliacci, volto noto del tempo in tv e sul web. Sabato 4 novembre una "nuova perturbazione atlantica raggiungerà l'Italia con piovosi venti di libeccio", spiega il meteorologo in un video sul suo canale YouTube. Sono previste piogge al centro-nord, in Campania, Salento, Calabria tirrenica, Sicilia e Sardegna. Precipitazioni intense sul levante Ligure, sulla Calabria tirrenica. Nevicate sulle Alpi oltre 1.400 metri. Temperature in calo con massime intorno a 12-15°c su Piemonte, Lombardia, Liguria e Triveneto, 16-18 grandi sulla regione tirreniche, 18-20 sul resto dell'Italia.
In un altro video Giuliacci spiega cosa sta succedendo con questo susseguirsi di eventi estremi che sta caratterizzando l'ultimo biennio. "È sparito l'anticiclone nordafricano che aveva surriscaldato tutto il nord Italia, ma il calore è il carburante dei temporali e il primo spiffero di aria fresca atlantica giunto sul nord Italia ha dato luogo a tantissimi temporali di forte intensità", spiega il meteorologo. Ma perché proprio quest'anno i temporali sono più intensi e più numerosi? "La risposta va ricercata nella lunga siccità che ha caratterizzato l'Italia per due anni, fino ad aprile del 2023", spiega Giuliacci. L'anticiclone nord africano ha dominato a lungo portando tempo bello e soleggiato ma anche "tanto calore immagazzinato" nel suolo e nell'acqua, soprattutto nel "mar Mediterraneo Occidentale e nell'oceano Atlantico adiacente alla Francia". Questo cosa significa? Che "le perturbazioni atlantiche si caricano di calore più che nel passato dando luogo a questi fenomeni estremi". Insomma, "qualcosa è cambiato" perché "non era mai successo di avere siccità per due anni di fila" e di conseguenza "così tanti eventi estremi", segnale che, conclude il meteorologo, "il clima è evidentemente cambiato".