Meteo
Meteo, cambio di passo. Giulacci indica quando ci sarà il "peggioramento"
Un periodo all'insegna della variabilità è quello che ci aspetta. Secondo il team del colonnello Mario Giuliacci, infatti, non mancheranno fasi soleggiate ma ci saranno anche rovesci e torneranno le piogge. Che tempo ci aspetta? A fare luce sulle condizioni meteo sono i meteorologi che, in un primo momento, diffondono l'ultimo bollettino sulle giornate di oggi e di domani e poi anticipano le previsioni della prossima settimana, affermando che ci sarà un drastico peggioramento.
"Nella giornata di sabato 28 ottobre avremo qualche nube residua soprattutto sulla Liguria, regioni tirreniche e localmente sull’arco alpino. Proprio su quell’ultimo potremmo avere precipitazioni sparse ma di lieve intensità. Nel resto del paese avremo spazi sereni e grazie alla ventilazione meridionale le temperature aumenteranno. In Sicilia si potranno avere valori vicini ai 30°C", si legge su meteogiuliacci.it. Non si registreranno sostanziosi cambiamenti nella giornata di domani, domenica 29 ottobre. "Ampi spazi sereni alternati a nuvole sparse. Sulle regioni del Nord e in Toscana la nuvolosità sarà anche più importante e in Liguria e Piemonte potremmo avere qualche debole pioggia", spiegano.
Ma stando a quanto scrive la squadra di Giuliacci, questo è solo l'antipasto. "La porta occidentale europea non ha più protezione ed è per questo motivo che le perturbazioni atlantiche con le proprie correnti umide avranno campo libero verso la nostra penisola", avvisano. Il freddo vero, però, non arriverà per ora. "All’inizio della prossima settimana dal vasto vortice depressionario collocato sull’Islanda partirà un nuovo peggioramento verso il Mediterraneo che coinvolgerà soprattutto il Centro-Nord del nostro paese. Avremo precipitazioni abbondanti soprattutto sulle regioni settentrionali e in Toscana. Solo verso la metà settimana avremo una leggera pausa con la perturbazione che spostandosi verso est lascerà spazio alle schiarite, più ampie in pianura e lungo le coste. Rimarrà il rischio di piogge residue sulle Alpi e lungo gli Appennini", aggiungono gli esperti.