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Bce lascia i tassi fermi dopo dieci rialzi. Lagarde: "Ma l'inflazione è ancora troppo alta"

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Finalmente. La Bce interrompe la sua striscia record di 10 rialzi consecutivi e lascia invariati i tassi di riferimento per la prima volta da luglio 2021. In particolare, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno fermi rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%. L’inflazione resta però una preoccupazione per il direttivo dell’Eurotower che si conferma "determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine".

 

In particolare, si legge nella nota diffusa dall'organismo diretto da Christine Lagarde al termine della riunione, "ci si attende tuttora che l’inflazione resti troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato; inoltre perdurano le forti pressioni interne sui prezzi. Al tempo stesso", sottolinea però l’Eurotower, "l’inflazione ha registrato un netto calo a settembre, ascrivibile anche ai forti effetti base, e gran parte delle misure dell’inflazione di fondo ha continuato a diminuire. I passati aumenti dei tassi di interesse decisi dal Consiglio direttivo seguitano a trasmettersi con vigore alle condizioni di finanziamento, frenando in misura crescente la domanda e contribuendo pertanto alla riduzione dell’inflazione".

 

È la fine dei rialzi dei tassi? Difficile dirlo. L’inflazione nell’Eurozona "è attesa ancora rimanere troppo alta per un periodo tempo troppo lungo", ha avvertito Lagarde in conferenza stampa.

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