Terrorismo
Terrorismo, al via i controlli al confine con la Slovenia: sospeso Schengen
Sono in vigore da oggi i controlli al confine con la Slovenia decisi dal governo italiano. A partire dalle ore 14 a chi attraversa il confine per entrare in Italia potranno essere chiesti i documenti e ci saranno dei controlli da parte della polizia. La stessa cosa verrà applicata dalla Slovenia con Ungheria e Croazia. Il confine tra Italia e Slovenia è lungo complessivamente 232 chilometri e vede 22 valichi principali.
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L’Italia ha deciso lo scorso 18 ottobre di introdurre dei controlli temporanei al confine, alla luce degli sviluppi in Medio Oriente e alla necessità di porre l’attenzione sulla rotta balcanica evitando il rischio di possibili infiltrazioni terroristiche nei flussi migratori irregolari. Il ripristino dei controlli è stato chiesto facendo ricorso alla procedura d’urgenza disciplinata dall’art. 28 del Codice Schengen. Questa procedura prevede che la prima sospensione non possa superare i dieci giorni, mentre le eventuali successive proroghe possono arrivare anche a periodi di venti giorni ciascuna, sino a un massimo complessivo di due mesi.
Raggiunto il termine massimo, è possibile attivare la procedura ordinaria (art. 25), prorogando la sospensione dei parametri di Schengen di ulteriori quattro mesi, sino a un totale complessivo di sei mesi. A sua volta la Slovenia ha deciso di introdurre, sempre a partire da oggi, dei controlli analoghi per almeno dieci giorni ai confini con Croazia e Ungheria. Per questa operazione in Friuli Venezia Giulia è previsto l’arrivo di circa 300 tra agenti e militari. Al vaglio anche l’utilizzo di strumenti tecnologici a supporto, come telecamere e droni. Sulla situazione ai confini del Friuli Venezia Giulia il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato un vertice e Trieste con Lubiana e Zagabria per il 2 novembre al fine di "concordare assieme delle modalità di attuazione che possano rendere ponderata la misura".