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Israele, il generale Tricarico indica la via per la pace: il precedente da seguire

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Il ritiro delle truppe Unifil dal Libano in caso di una guerra "non sarebbe un enorme sconfitta per l'Onu, che dimostrerebbe di andare a pacificare conflitti dove la pace è nei fatti e non a mantenerla? Nel corso della puntata di lunedì 16 ottobre di Omnibus, su La7, il generale Leonardo Tricarico, già capo di stato maggiore dell’Aeronautica militare, è chiamato a commentare il ruolo delle Nazioni unite in Israele e Palestina in queste ore drammatiche. "Non ci sarebbe bisogno di questa ulteriore testimonianza per far dimostrare quanto le Nazioni unite ormai abbiano perduto il loro potere e la loro funzione", spiega il generale secondo cui l'Onu non è più "in grado di adempiere alla sua missione". 

 

In un mondo ideale, continua Tricarico, "oggi a Gaza si dovrebbe potere, a bocce ferme, andare di nuovo le elezioni, già ostacolate da Abu Mazen (presidente palestinese, ndr) che cambierebbero tutto l'assetto politico dell'area". La strada per il generale è quella di una "risoluzione Onu come quella del Kosovo", che tiene "da 24 anni" in un regione dove "l'odio è radicato forse ancora di più che intorno a Israele, però la pace è sostanzialmente mantenuta". Dunque i caschi blu dell'Onu a Gaza, con i paesi accettati da ambedue le parti che sorveglino sulla pace e sulla "crescita a quel punto sociale e culturale di questo paese, purtroppo invece destinato, come vediamo, sempre a sfortune sempre più nefaste". Insomma, per Tricarico l'Onu dovrebbe cercare di ritrovare la sua centralità in uno scenario delicatissimo come quello del Medio Oriente, con l'attacco brutale di Hamas che sta per scatenare una possibile offensiva via terra di Israele, con tutte le conseguenze del caso, anche l'allargamento del conflitto ad altri Paesi. 

 

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