manifestazione
A Firenze la manifestazione pro-Israele, tensione tra polizia e antagonisti
Una manifestazione stracolma di persone. Una piazza unita per sostenere i diritti di Israele, di essere Stato e di potersi difendere. Un'iniziativa alla quale hanno partecipato esponenti di destra e di sinistra. Solo in parte rovinata dalla presenza di un gruppo di antagonisti. Si è appena conclusa a Firenze, in piazza del Duomo, la manifestazione organizzata dal console Marco Carrai. Alla quale hanno partecipato, parlando dal palco, il responsabile dell'organizzazione nazionale di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, il governatore della Toscana Eugenio Giani (arrivato sul filo di lana, per un precedente impegno), il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Stella e l'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi. Presenti, tra gli altri il senatore di Fdi, Paolo Marcheschi, il deputato della Lega, Andrea Barabotti, il Vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, l'assessore comunale all'educazione Sara Funaro e il vicepresidente del consiglio comunale, Emanuele Cocollini.
Durante l'intervento del primo cittadino, un gruppo di quindici anarchici è passato da piazza del Duomo. E ha offeso, con epiteti irripetibili, l'esponente democratico. Ma non basta. I nipotini di Carlo Marx hanno anche additato di "assassini" i manifestanti. Il pronto intervento delle forze dell'ordine ha evitato che la situazione degenerasse. E che si giungesse allo scontro fisico. Il tono delle testimonianze è stato tanto pacato quanto netto. Nel sottolineare che, oggi più che mai, le ambiguità non possono più essere tollerate. In alcun modo. Marco Carrai ha citato Dante Alighieri, che, nel terzo canto della Divina Commedia, descrive gli ignavi con estrema asprezza. Ha inoltre ricordato il cardinale Elia della Costa che, nel 1938, durante la visita a Firenze di Adolf Hitler, fece serrare porte e finestre dell'Arcivescovado.