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Israele, in Italia c’è chi fa il tifo per Hamas: mobilitazione degli studenti

Francesca Musacchio

«Il sostegno alla Palestina non è un crimine». Con questo slogan è partita ieri la settimana di mobilitazione lanciata da «I giovani palestinesi d’Italia» che sui social hanno annunciato manifestazioni in molto città d’Italia proprio «in solidarietà della Palestina» dopo l’attacco di Hamas verso Israele. Si parte da Milano, dove ieri pomeriggio in piazza dei Mercati, un centinaio di persone si sono radunate al grido di «Israele terrorista, Palestina libera» e «intifada fino alla vittoria». Ma ancora prima, a Roma, all’interno dell’Università La Sapienza si è svolto un mini corteo organizzato da «Cambiare Rotta». Gli studenti hanno cercato di entrare nel Rettorato dove era in corso la riunione tra Consiglio di amministrazione e Senato accademico proprio per discutere una mozione a favore di Israele. Momenti di tensione si sono registrati quando le forze dell’ordine hanno sbarrato l’accesso ai manifestanti. Ma la mobilitazione rischia di allargarsi. Nei prossimi giorni, infatti, sono previsti, in molte città, i presidi organizzati da varie organizzazioni palestinesi presenti in Italia e che raccolgono anche il favore di alcuni gruppi studenteschi e centri sociali.

 

 

L’adesione degli studenti, in particolare, è arrivata dopo le parole del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha dichiarato di voler perseguire i membri dei «collettivi studenteschi che inneggiano ad Hamas». Il programma delle mobilitazioni, dunque, si articolerà durante la settimana in varie città d’Italia. Venerdì, infatti, sarà la volta di Napoli alle 16.30 in piazza Garibaldi. Sabato, invece, è previsto un nuovo corteo a Milano che dovrebbe partire da piazza San Babila alle 15:30. A Torino, invece, oggi si svolgerà un presidio alle 17,30 in piazza Foroni, organizzato da Progetto Palestina, un gruppo di studenti dell'università di Torino. Sabato, invece, 14 alle 15 l’iniziativa si sposta a piazza Crispi. Ma oggi anche a Palermo e Bologna sono previsti sit-in e manifestazioni. Domani, invece, sarà il turno di Venezia.

 

 

L’ondata di mobilitazione, però, non riguarda solo l’Italia. Le manifestazioni in favore dei palestinesi, e in alcuni casi anche di Hamas, si sono registrate nei giorni scorsi, dopo l’attacco a Israele, anche a Londra, Berlino, Toronto, Istanbul e Parigi. E proprio in Francia, ieri, l’università parigina Panthéon-Assas ha sospeso dall’incarico un docente associato a seguito di «affermazioni indecenti» in merito all'attacco di Hamas contro Israele. Durante la lezioni di diritto costituzionale, infatti, il professore avrebbe pronunciato frasi che avrebbero colpito anche alcuni studenti. Tra queste «se arrivate ancora in ritardo, vi faccio come al rave party». L’università, dal canto suo, sostiene di aver «preso conoscenza di frasi indecenti, di cui alcune a connotazione antisemita, pronunciate ieri da un docente associato durante la sua lezione di diritto costituzionale. Alcuni studenti presenti in aula sono stati giustamente feriti dalle sue affermazioni». Su X, invece, la sezione sindacale Studenti solidali della Scuola di Alti studi in scienze sociali, domenica ha pubblicato post a favore della causa palestinese: «Diamo il nostro sostegno incrollabile alla lotta del popolo palestinese in tutte le sue modalità e forme, compresa la lotta armata». Per il sindacato è arrivata una ammonizione e la segnalazione a Pharos, la piattaforma di denuncia dei contenuti violenti o illegali su internet.