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Governo tecnico? Sallusti a valanga su Agnelli-Elkann. Porro: "Ci querelano tutti..."

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L'ipotesi di un governo tecnico al posto di quello democraticamente eletto di Giorgia Meloni paventata da due giornali in particolare va oltre la "manovra mediatica". Alessandro Salluti nel corso della puntata di venerdì 29 settembre di Stasera Italia non ci gira troppo intorno. La premier da Malta ha commentato con i giornalisti che un ritorno dei professori a causa del rialzo dello spread "fa sorridere". Il direttore del Giornale ospite di Nicola Porro va ben oltre: l'ipotesi di un governo tecnico "non ha senso perché non c'è n'è bisogno".

 

L'esecutivo di Mario Draghi "che ha preceduto questo governo aveva uno spread sensibilmente più alto di quello attuale Eppure nessuno ne chiedeva la cacciata", spiega Sallusti. Il governo di Giuseppe Conte "aveva addirittura uno spread del 50% superiore a quella attuale", ricorda il direttore che arriva al punto: "Siamo in presenza" di un'operazione "che è qualcosa di più che una manovra soltanto mediatica perché a sostenere che lo spread è fuori controllo, andando contro la verità dei fatti, e a chiedere e a ipotizzare un governo tecnico stamattina sono due giornali, la Stampa e la Repubblica".

 

E ancora: "Qual è la particolarità di questi due giornali? Che hanno lo stesso editore, la famiglia Agnelli-Elkann che rappresenta evidentemente e da sempre interessi contrapposti a quelli di questo governo". Insomma, Sallusti fa nomi e congomi e accuse precise, tanto che Porro afferma: "Domani ci querelano tutti...". Sallusti poi rincara la dose e oltre a Gedi parla di De Benedetti: "Ci sono due gruppi editoriali di ricchi signori miliardari che hanno trasferito le loro attività finanziarie all'estero e scatenano i loro giornali per far credere agli italiani che il paese sta crollando". 

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