Bufera

La drag queen legge favole ai bambini, bufera ad Aosta: "Delirio gender"

Christian Campigli

Il delirio gender sbarca ad Aosta. Col beneplacito (e il patrocinio) del comune. Che ha dato il suo assenso non solo al Pride Week 2023, ma persino ad un evento dedicato ai bambini. Sabato 30 settembre, nella biblioteca del quartiere Dora, si svolgerà un laboratorio creativo guidato da Francesco Pierri che, nei panni della drag queen Cristina Prenestina, leggerà il suo libro Nino il T-rex. Un evento, come specificato nella locandina pubblicitaria, dedicato ai bambini. All'interno di una biblioteca pubblica. Un segnale chiaro, evidente, della linea culturale ed educativa che vuol seguire l'amministrazione comunale aostana.

 

 

“È gravissimo che il Comune di Aosta e la Regione abbiano dato il proprio patrocinio non solo all’Aosta Pride 2023 ma in particolare a un evento con la drag queen Francesco Pierri rivolto ai bambini, con il chiaro e ideologico intento di indottrinare all’ideologia gender i bambini e confondere la loro identità sessuale – ha sottolineato Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus - Gli spettacoli Drag sono palesemente diseducativi e pericolosi e neanche troppo indirettamente veicolano concetti quali il cambio di sesso, il trangenderismo, l’identità di genere e la fluidità sessuale. Il ritiro del patrocinio dovrebbe essere immediato, l’amministrazione comunale e regionale dovrebbero farlo in virtù della tutela del benessere psicofisico dei minori”. Sul tema è intervenuto anche il già senatore della Lega, Simone Pillon, da sempre attento a certe dinamiche.

 

 

“Mi atterrisce che i bambini così piccoli possano essere indottrinati dalle drag-queen, come ad Aosta. Le fiabe sono il modo con cui iniziamo i nostri figli ai misteri della vita e della morte, e dovrebbero essere raccontate da genitori e nonni, e non sostituite dai volgari racconti Gender come La principessa col pisello o simili. Lasciamo che i bambini crescano con i loro sogni. Avranno tempo per sporcarsi con le lordure ideologiche. Diceva Chesterton “le fiabe non raccontano che i draghi esistono: i bambini sanno già che i draghi esistono. Le fiabe raccontano ai bambini che i draghi possono essere sconfitti”. Speriamo succeda lo stesso anche alle drag-queen”.