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Migranti, tedeschi colpiti nel vivo. Der Spiegel attacca Meloni: "Com'è veramente"
Giorgia Meloni" per come è veramente". Così titola Der Spiegel un articolo dedicato alla premier. Chiari segnali di nervosismo dalla Germania nell'ambito dello scontro tra Roma e Berlino sui migranti e il finanziamento da parre del governo di Olaf Scholz delle Ong e delle navi che operano nel Mediterraneo. Meloni "è tornata alle sue ricette di destra" ma "non ha una ricetta convincente" per la crisi migratoria e con il suo "populismo" sta "rovinando la reputazione che si è guadagnata negli ultimi mesi" danneggiando "se stessa, l’Italia e l’Europa", scrive il settimanale tedesco sul proprio sito, in un articolo che analizza la gestione dell’attuale situazione dei richiedenti asilo da parte del governo italiano. Secondo Der Spiegel "la leader di Fratelli d’Italia cambia rotta. Le vecchie ricette della destra stanno sostituendo le politiche relativamente moderate dei primi mesi. Ciò include anche incolpare partner come la Germania" per l’emergenza migranti che sono "quasi il doppio dei rifugiati rispetto al suo predecessore Mario Draghi". "La Meloni progetta nuovi centri di espulsione, anche se quelli attuali non sono al completo. Draghi ha avuto più successo di loro in materia di rimpatr"», scrive ancora il settimanale tedesco, secondo cui "Meloni non ha una risposta convincente alla crisi".
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Der Spiegel , tuttavia, è costretto a ricordare il buon lavoro fatto da Meloni nel suo primo anno in carica dove "ha perseguito politiche sorprendentemente pragmatiche. Ha fermato le polemiche contro l’Ue. Ha condotto un’intensa diplomazia africana. Ha cercato la vicinanza al capo della Commissione europea Ursula von der Leyen, al presidente francese Emmanuel Macron e a Olaf Scholz. Il compromesso sull’asilo dell’Ue di giugno è stato un successo negoziale per il suo Paese". Allo stesso tempo, l’Italia deve "contare su Germania ed Europa" vista la situazione a Lampedusa dove "sono già arrivati 133.000 rifugiati: una sfida enorme per le autorità". Questi problemi "possono essere risolti solo insieme ai partner europe"», afferma Der Spiegel, sottolineando che però ora "Meloni si scaglia improvvisamente contro l’Ue, la attacca e la provoca... dopo la sua apparente metamorfosi in una statista responsabile, la maschera è caduta: la populista di destra di prima è tornata".
L'analisi del settimanale entra anche nel merito della politica interna, con Meloni che "deve stare attenta soprattutto al capo della Lega, Matteo Salvini" che "potrebbe riproporre nuovamente il suo copione del 2019 prima delle elezioni europee quando condusse una campagna diffamatoria contro i rifugiati e vinse con il 34%... Se riuscisse a fare di nuovo qualcosa di simile con una nuova campagna anti- migranti, la Meloni si troverebbe in difficoltà". La premier "dà l’impressione che l’Italia sia lasciata sola dalla Germania.." ma "sarebbe più credibile se basasse la sua politica in Italia sulla realtà invece che sulla propaganda". "Il populismo di Meloni sta danneggiando gli interessi italiani: quasi nessun altro paese in Europa sta invecchiando più velocemente dell’Italia. Le aziende italiane cercano urgentemente lavoratori. Ma la Meloni sicuramente non vuole coprire la domanda con i migranti", sottolinea Der Spiegel. La ricetta dei tedeschi sembra sempre più chiara: i migranti che sbarcano a Lampedusa devono restare in Italia...