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Stipendi dei sindaci, scattano i maxi-aumenti: indennità fino a 13.800 euro

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Un aumento di stipendio sensibile per i sindaci, che in certi casi fa schizzare la retribuzione (indennità di funzione, per la precisione) a circa 14mila euro lordi al mese. Diventano effettivi gli aumenti previsti dalla legge di Bilancio del 2022 varata dal governo di Mario Draghi. Prevede che gli stipendi dei primi cittadini vengano "parametrati" a quelli dei presidenti di Regione, ma "in relazione alla popolazione del Comune in cui prestano servizio", ricorda il Messaggero che dà un po' di cifre. A partire da gennaio gli aumenti, già in parte scattati, andranno a regime in toto e i sindaci metropolitani guadagneranno "13.800 euro lordi al mese, che fanno 6.800 euro in più rispetto al 2021". Più del doppio (per dire, il presidente Sergio Mattarella prende 18.400 euro lordi al mese). 

 

Molto diverso il discorso per i piccoli comuni con meno di tremila abitanti. L'indennità per la fascia tricolore passa da 1.659 euro lordi a poco più di 2.200. Aumenti significativi, invece, "per i sindaci dei Comuni capoluogo di regione, la cui retribuzione mensile è salita quest'anno a 9.753 euro lordi mensili, ultimo step prima di raggiungere nel 2024 gli undicimila euro lordi". Come detto, gli incrementi dell'indennità risentono di vari parametri come la grandezza del comune amministrato e quante anime lo popolano. Per dire, a Rieti, capoluogo di provincia con meno di 50mila abitanti, si passa a 9.660 euro lordi al mese, il 159% in più sull'indennità 2021. Come per i sindaci delle metropoli come Roma e Milano, anche per i Comuni capoluogo di provincia con una popolazione oltre i centomila abitanti ci sono aumenti davvero corposi: si passa da 5.205 euro lordi a 11.040 euro lordi al mese. Anche qui più del doppio. 

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