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Papa Francesco torna da Marsiglia, lo sfogo in aereo: "I migranti vanno accolti"

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I migranti vanno «accolti e protetti», non possiamo «mandarli indietro come in un ping-pong». Lo ha sottolineato il Papa sul volo di ritorno da Marsiglia rispondendo ad una domanda sul dramma dei migranti. Ha iniziato il pontificato a Lampedusa denunciando l’indifferenza. Dieci anni dopo chiede all’Europa di essere solidale. Da dieci anni rilancia lo stesso messaggio, vuol dire che ha fallito? «No. - la risposta del Papa- . Direi che la crescita della consapevolezza è andata lentamente. Oggi c’è coscienza del problema migratorio, arrivato come una patata bollente che non si sa come prendere. Angela Merkel ha detto una volta che si potrebbe risolvere andando in Africa e alzare il livello di vita dei popoli africani. Ci sono stati casi molto brutti, dove i migranti sono stati mandati indietro, come in un ping-pong, pur sapendo che tante volte finiscono nei lager, peggio di prima. Quelle persone soffrono perché è il regno del terrore. Sono schiavi. Noi non possiamo mandarli indietro come in un ping-pong. I migranti vanno accolti, protetti, promossi e integrati. Se tu non puoi integrarlo nel tuo Paese, accompagnalo nella sua terra, ma non lasciarlo nelle mani dei criminali crudeli, disgraziati criminali che fanno tanto male. Questo è il problema migrazioni».

 

«Ci sono gruppi di persone che si dedicano a salvare vite in mare. Loro raccontano cose terribile. Ho invitato al Sinodo il capo della Ong Mediterranea, Luca Casarini. Da Lampedusa - ha spiegato - dieci anni fa le cose sono migliorate, allora non si avevano informazioni, non ci dicevano la verità, oggi c’è più coscienza, ne parlano tanti. Mi hanno detto: guarda quella donna, è un medico: andava tra i cadaveri per cercare il viso di sua figlia, perché non l’aveva trovata. Dobbiamo prendere a cuore queste situazioni. Ci farà più umani, più divini. Vorrei che fosse come un grido: stiamo attenti, facciamo qualcosa. Volevo anche dire che sono cinque i Paesi in difficoltà per l’arrivo di tanti migranti. In alcuni di questi ci sono luoghi, cittadine, vuoti: per favore che questi paesi facciano lo sforzo di integrare. Ne abbiamo bisogno. Le immigrazioni ben condotte sono una ricchezza». Di Marsiglia, Bergoglio ha detto che «è una civiltà di tante culture, un porto di migranti. Marsiglia è una cultura di incontro. Convivono islamici, ebrei, cristiani. Si fa la convivenza. È una cultura dell’aiuto. È un mosaico creativo. Un porto che è un messaggio all’Europa. Marsiglia accoglie, ricetta e fa una sintesi, senza negare l’identità. Dobbiamo prendere spunto per altre parti».

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