Migranti, la Francia militarizza il confine a Ventimiglia: schierato l'antiterrorismo
Maggiori controlli della gendarmeria francese sui treni e nel villaggio di Sospel, sul versante francese della Val Roya. L’ulteriore blindatura del confine è stata svelata all’Agi da Cristian Papini, direttore Caritas Intemelia di Ventimiglia, organizzazione di volontariato impegnata da anni nell’aiuto ai migranti che tentano il passaggio tra Italia e Francia nel tratto ligure. Si tratterebbe anche di forze dell’antiterrorismo transalpina, in particolare a Sospel, dove sono presenti alcuni mezzi con la scritta «Mission Vigipirate», (che sta per VIGIlance et Protection des Installations contre les Risques d’Attentat Terroriste à l’Explosif, vigilanza e protezione dei servizi contro il rischio di attentati terroristi esplosivi) e fa riferimento ad un piano di sicurezza ideato nel 1978 dal presidente della Repubblica Valèry Giscard d’Estaing. Il piano ha subito revisioni nel 1995, nel 2000 e nel 2004.
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Secondo quanto riferito da Papini, «negli ultimi giorni le autorità francesi hanno intensificato i controlli specialmente sui treni e ci è stato riferito anche della stessa cosa sul versante di propria competenza della val Roya», per contrastare il flusso di migranti attraverso i sentieri che collegano l’Italia alla Francia, tra cui anche il cosiddetto «passo della morte», sentiero boschivo che attraversa il confine italo-francese. La vigilanza sui treni è inoltre stata incrementata, non soltanto della rotta Ventimiglia-Nizza, ma anche delle linee Ventimiglia-Cuneo e Breil-Nizza.
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